“E’ una denuncia pacifica ed efficace quella partita dagli studenti universitari di Milano e Roma, ma che si sta allargando ad altre città italiane, che ‘campeggiano’ davanti alle sedi dei loro atenei per portare all’attenzione l’urgenza del vertiginoso caro affitti e l’impossibilità per i giovani che studiano lontano da casa di trovare un alloggio a prezzi accessibili. Quelle tende montate per strada sono il richiamo verso il Governo ad affrontare di petto un problema divenuto insostenibile, per i fuorisede e non solo, e la testimonianza di come gli strumenti oggi messi a disposizione dal sistema pubblico, come i contributi per gli alloggi e le borse di studio, siano ormai del tutto insufficienti. Quelle tende ci ricordano come sia concreto il rischio di passare dal diritto alla casa, al privilegio alla casa, tanto per gli studenti quanto per i lavoratori, per le famiglie. Ecco perché è necessario che ai più alti livelli legislativi si intervenga sulla questione abitativa, con provvedimenti quadro per incentivare l’housing sociale su cui vadano ad innestarsi le scelte e gli interventi dei territori. E’ un tema che, seppur in proporzioni diverse tocca anche Rimini, che si sta consolidando come polo universitario con un sempre maggior numero di ragazze e ragazzi che arrivano dall’Italia e dall’estero per frequentare i corsi ospitati dalla nostra sede e dove la ricerca di alloggio si scontra anche con il tema degli affitti turistici. E proprio dal turismo potrebbe arrivare una risposta, incrociando il percorso di riqualificazione delle strutture ricettive oggi in disuso su cui questa Amministrazione è fortemente impegnata fin dal suo insediamento. L’intenzione, a cui si sta lavorando insieme al sindaco e agli assessori Frisoni e Magrini, è di anticipare rispetto all’entrata in vigore del Pug (piano urbanistico generale) un atto di indirizzo nel quale valutare proposte puntuali per dare forma ad un obiettivo che abbiamo già espresso e trasformare cioè le strutture ricettive marginali in studentati di alta qualità o in staff hotel, strutture quindi dove possano trovare alloggio i lavoratori stagionali che diversamente, non avendo possibilità di pernottamento, dovrebbero rinunciare all’occupazione. Non è chiaramente una soluzione al tema della casa, ma rappresenterebbe una soluzione concreta e funzionale all’esigenza di studenti e lavoratori stagionali. Si tratta di una leva rispetto ad uno spettro di azioni che pongono il tema della casa come priorità, non solo sotto il profilo di risposta emergenziale, ma come leva di sviluppo sociale e di comunità. A partire ad esempio dal progetto di riqualificazione del complesso dell'ex Mercato ortofrutticolo (MOI), candidata a finanziamenti statali Pinqua dove sarà realizzato un importante intervento di edilizia sociale andando al contempo a dare nuova vita e nuove funzioni ad aree marginali lo sottoutilizzate. Come amministrazione comunale abbiamo inoltre l’opportunità di avvalerci del Patto per la Casa della Regione Emilia-Romagna, uno strumento a sostegno della locazione per ampliare l’offerta degli alloggi a canoni calmierati dando anche garanzie e assistenza legale ai proprietari degli immobili”.
cs Comune di Rimini