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Si al Polo del Lusso, no al Parco Scientifico Tecnologico

20 giu 2015
Si al Polo del Lusso, no al Parco Scientifico Tecnologico
Si al Polo del Lusso, no al Parco Scientifico Tecnologico
SI AL POLO DEL LUSSO NO AL PARCO SCIENTIFICO TECNOLOGICO?
Nonostante i tanti proclami del Governo, risposte chiare e concrete su quanto “costerà” a noi cittadini il Polo del Lusso non ci sono ancora state date.
Incentivi previsti, eventuali deroghe alla legge sullo sviluppo, detassazioni, eventuali crediti agevolati, altri sgravi e benefici: niente di tutto questo è stato chiarito. Nonostante, proprio oggi, la variante approdi in Commissione per la sua votazione. Come si potrà parlare di voto consapevole?
Civico 10 ha sempre tenuto una posizione propositiva rispetto al progetto Polo del Lusso e alla variante di Prg richiesta dagli investitori; abbiamo sempre pensato che il progetto andasse analizzato attentamente vista la serietà degli imprenditori ma che dovesse essere accompagnato da altri interventi imprescindibili:
1) il progetto Polo del Lusso può funzionare solo se in concomitanza si investe nella politica turistica commerciale del paese in particolar modo nel Centro Storico. Dovranno quindi avviarsi, nel più breve tempo possibile, i progetti legati all’intrattenimento e al turismo congressuale, per fare un esempio, che vengono da troppo tempo annunciati ma mai portati avanti. Altrimenti il rischio è che non si crei vero indotto ma che il Polo diventi la solita “cattedrale nel deserto”.
2) sull’ ulteriore consumo del suolo abbiamo sempre chiesto innanzitutto una patrimoniale sui capannoni sfitti in modo da poter incentivare il riuso dei grandi patrimoni immobiliari inutilizzati ma, nel caso specifico, che, almeno, nella variante di PRG ci fossero meccanismi di perequazione tendenti a recuperare il terreno perso in altre zone o che comunque si andasse a spostare a vantaggio della collettività parte del plusvalore ottenuto dalla trasformazione del terreno.
3) che le condizioni economiche fossero in linea con quanto previsto nella legge sullo sviluppo, senza interventi, sgravi e benefici ad hoc e senza sovvenzioni pubbliche.
Voci di corridoio sussurrano che le nostre idee non siano proprio cadute nel vuoto ma che, anzi, siano state prese in considerazione. Infatti:
1) pare che 41.000 mq di terreno alla fine della zona industriale di Ca'Chiavello, destinato alla costruzione del Polo Scientifico Tecnologico, ritorneranno area parco: si agirebbe quindi secondo una logica perequativa. Questo significherebbe, se tutto questo fosse confermato, dare il benservito al Parco Scientifico Tecnologico con buona pace di Arzilli e purtroppo anche dello Stato che ci ha sempre messo molte risorse fino a oggi inutili.
2) sembra si ipotizzi un intervento legislativo che obbligherebbe i proprietari dei terreni a pagare una tassa sulla plusvalenza, nonostante sia tratti di beni posseduti da più di 5 anni (che quindi non pagherebbero tasse): in questo modo una parte del guadagno nella vendita dei terreni andrebbe allo Stato.
3) la viabilità, ed in particolare la strada di collegamento con l'Italia, la pagherebbero inizialmente gli investitori, i Borletti. Bisognerà ovviamente vedere in che modo verrà prevista la compensazione di questa spesa.
Sembrano buoni interventi ma, ovviamente, bisognerà vedere tutte le condizioni economiche che verranno richieste. Temiamo, da sempre, che ci sarà una vagonata di interventi e benefici ad hoc, esclusivi per questa azienda.
Su questo continuiamo a registrare un grande silenzio, nonostante il Governo avesse detto che prima della Commissione sarebbe stato tutto chiaro. Invece la Commissione è oggi e tutto quello che si sa, lo dicono i giornali.
A livello di metodo registriamo sicuramente che le cose decisamente non vanno. Sulla sostanza vedremo a breve.

Comunicato Stampa
Movimento Civico 10

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