“Assolto perché il fatto non costituisce reato”. Questa la formula utilizzata dal giudice Adriano Saldarelli nel processo in cui Stefano Giulianelli, consigliere del Pdcs, era imputato per false dichiarazioni a pubblico ufficiale. Oggetto del contendere una domanda di sanatoria edilizia straordinaria, per abusi preesistenti all'acquisto di un'abitazione. Giulianelli, nel giugno 2021, a seguito della denuncia di un vicino, era stato condannato ad una multa di 300 euro, con decreto penale del giudice inquirente. Il consigliere si è però opposto e nel processo di primo grado ha avuto ragione. Dal dibattimento – sentiti oggi il direttore dell'Ufficio Pianificazione Territoriale e l'imputato - è emerso che la domanda di sanatoria era stata redatta in maniera errata e confusa ma Giulianelli non ne aveva consapevolezza, visto che come sempre, in questi casi, è il tecnico che si occupa delle pratiche burocratiche. Di qui, in assenza dell'elemento soggettivo, l'assoluzione che, del resto, era stata richiesta sia dalla difesa (avvocati Filippo Cocco e Paride Bugli) che dal Procuratore del Fisco Giorgia Ugolini.