“Non c'è nessuna connessione tra la scarcerazione di Mirella Frisoni e quella del gendarme Mirco Mazzocchi; la contestualità temporale dei due eventi è stata assolutamente casuale”. A dirlo è Stefano Pagliai: avvocato della titolare della N&B New Business, che al carcere dei Cappuccini ha trascorso solo alcune ore. “La mia assistita – afferma il legale – è completamente libera, non è stata disposta alcuna misura cautelare alternativa alla carcerazione”. Quanto alla possibilità, per la Frisoni, di essere sentita nuovamente dai Giudici, Pagliai ha detto di non aver avuto aggiornamenti dai Commissari della Legge; quel che appare certo è che la donna ha chiarito molti dei quesiti dei magistrati, e ricostruito parte del percorso del denaro circolato sui conti a lei intestati. Nessuna indiscrezione, invece, circa l'eventuale coinvolgimento di altri politici di spicco, in quella che che è stata definita dai media la “tangentopoli sammarinese”. Nel frattempo l'avvocato fiorentino – che tutela anche la posizione di Claudio Podeschi – è in attesa di novità dalla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, dove è stato depositato un ricorso relativo alla illegittimità della detenzione dell'ex segretario di Stato. “Considerato lo stato di cattività in cui versa Podeschi – afferma Stefano Pagliai – vi sono precise motivazioni d'urgenza”. Nel frattempo – dopo il sequestro dei beni e dei conti correnti sammarinesi di Fiorenzo Stolfi e Claudio Podeschi – prosegue la caccia degli inquirenti al maxitesoro che avrebbero nascosto i due ex esponenti dell'Esecutivo prosegue anche oltre i confini sammarinesi con rogatorie in Italia e in non meglio precisati paesi stranieri.
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