Fa effetto vedere il volto di un bambino con una brutta ferita al naso, lividi ed escoriazioni varie. E fa arrabbiare ancor di più se il viso in questione è quello del proprio figlio, il quale riferisce di essere stato preso di mira da alcuni compagni. Ha reagito chiaramente con stizza una madre sammarinese verso quello che aveva tutta l'aria di essere un episodio di bullismo. Immediate le proteste e la richiesta alla scuola di far luce sulla vicenda. E' successo giovedì scorso: il litigio, cominciato in mattinata sul pullman, si sarebbe poi concluso di lì a poco, fuori dalla scuola, prima cioè di entrare in classe alle 8.00. Il malcapitato ha raccontato di essere stato spinto, gli altri di averlo visto scivolare. Il referto medico parla di trauma contusivo escoriato del naso. Comunque sia andata il gruppetto è stato già convocato dalla vicepreside per una strigliata e l'invito a non tenere certi comportamenti; per ora nessun provvedimento disciplinare. Dopo attente verifiche è risultato infatti un caso isolato: prima di tutto i ragazzi coinvolti – dicono gli insegnanti – sono amici. Ma un litigio può sempre capitare a quest'età. Alla fine la madre del ragazzino ferito ha deciso di non sporgere denuncia. Un episodio che resta sicuramente spiacevole, ma – fanno notare dalla scuola - lontano da atti estremi e ripetuti di violenza verso soggetti più deboli.
Circostanze spiacevoli anche in altri plessi: la direzione delle scuole elementari ad esempio sta seguendo il caso di una quinta, piuttosto problematica, in cui un alunno con difficoltà di apprendimento è stato più volte beffeggiato dai compagni in assenza dell'insegnante di sostegno. Si è già intervenuti raddoppiando le ore di compresenza degli insegnanti per un maggior controllo. Ma di qui al bullismo – rimarcano dalla direzione - però ce ne passa. A ciò tuttavia si aggiunge lo scherno cui spesso vanno incontro, soprattutto alle medie, bambini di colore da parte dei coetanei.
Nel video l'intervista a Ezio Righi, Dirigente Scolastico Scuola Media Inferiore.
Silvia Pelliccioni
Circostanze spiacevoli anche in altri plessi: la direzione delle scuole elementari ad esempio sta seguendo il caso di una quinta, piuttosto problematica, in cui un alunno con difficoltà di apprendimento è stato più volte beffeggiato dai compagni in assenza dell'insegnante di sostegno. Si è già intervenuti raddoppiando le ore di compresenza degli insegnanti per un maggior controllo. Ma di qui al bullismo – rimarcano dalla direzione - però ce ne passa. A ciò tuttavia si aggiunge lo scherno cui spesso vanno incontro, soprattutto alle medie, bambini di colore da parte dei coetanei.
Nel video l'intervista a Ezio Righi, Dirigente Scolastico Scuola Media Inferiore.
Silvia Pelliccioni
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