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Conto Mazzini; sentenza definitiva attesa ad inizio 2022 ma è possibile una proroga di qualche mese

Oggi l'ultima udienza dedicata alla posizione dell'ex politico Giovanni Lonfernini: il suo avvocato Stefano Pagliai ha chiesto l'assoluzione sostenendo che in ogni caso i reati sono ampiamente prescritti

di Luca Salvatori
23 set 2021
Stefano Pagliai

Al centro del dibattimento, in quest'ultima udienza del processo d'appello, la posizione di Giovanni Lonfernini, ex politico di rilievo, inizialmente nel Pdcs e poi nei Ddc e nell''Upr. In primo grado era stato condannato a 4 anni e 3 mesi per riciclaggio e associazione a delinquere. L'accusa si fonda su un libretto al portatore con una disponibilità di 216mila euro, consegnatogli dal coimputato Giuseppe Roberti nel 2004. “Una dazione poco etica – ha detto nell'arringa finale l'avvocato di Lonfernini, Stefano Pagliai – ma il finanziamento ad esponenti politici, all'epoca, era normale e non illecito”. Il legale ha poi affermato che Lonfernini non ha mai tentato di occultare quella somma, versata successivamente in un conto corrente a lui intestato, e ha prelevato in contanti solo 50mila euro, in 10 anni, per spese politiche e personali.



Pagliai ha anche contestato l'associazione a delinquere in quanto, ha dichiarato, non può configurarsi tale reato, solo sulla base di uno scambio di sms con Fiorenzo Stolfi e denaro ricevuto senza neppure immaginare che potesse essere di provenienza illecita. Quasi due ore e mezzo di arringa al termine della quale l'avvocato di Lonfernini ne ha chiesto l'assoluzione per non aver commesso il fatto sostenendo che in ogni caso i reati sono ampiamente prescritti. La parte civile, Eccellentissima Camera, in apertura di udienza, aveva depositato un computo dei termini di prescrizione da considerarsi nel caso il Giudice Caprioli ritenga di far proprio l'indirizzo della sentenza del Collegio Garante del 2 Agosto. Le difese avranno 10 giorni per presentare controdeduzioni. Da quel momento scatteranno i tre mesi entro i quali dovrebbe arrivare la sentenza finale. Tuttavia il Giudice Caprioli, in conclusione di dibattimento, non ha escluso la possibilità, prevista dalla procedura, di chiedere una proroga, alla luce della complessità del maxi-processo e dell'enorme mole documentale da vagliare. Salvo inattese accelerazioni il verdetto definitivo del Conto Mazzini arriverà dunque nel 2022: ad inizio anno oppure nei tre mesi immediatamente successivi.




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