E' stata eseguita nella prima mattinata l'autopsia sul corpo di Jenny. L'anatomopatolo Pier Paolo Balli ha redatto il referto che ora verrà trasmesso al magistrato inquirente. L'esito non è pubblico ma la sedicenne, in base alle prime valutazioni nell'immediatezza dell'incidente, sarebbe deceduta, sul colpo, per le molteplici lesioni traumatiche. Nella carambola della Punto tra gli alberi è stata proiettata violentemente all'esterno della vettura e gli impatti conseguenti le sono stati fatali. Il corpo esanime della ragazzina giaceva ad almeno 20 metri di distanza dalla macchina completamente distrutta. Almeno un testimone, che si trovava in auto sulla carreggiata ascendente della superstrada, avrebbe assistito a tutta la dinamica dell'incidente. All'origine della tragedia una serie di cause. La velocità sembrerebbe la principale ma, dicono in tanti, se in quel punto ci fosse stato stato un guard rail sul lato destro della carreggiata l'auto non sarebbe finita nella scarpata. Il tragico incidente ha dunque alimentato nell'opinione pubblica il confronto sul tema della sicurezza da migliorare con misure strutturali come autovelox fissi, dissuasori di velocità, asfalti piu' drenanti, ma anche il deterrente inasprimento delle sanzioni per i trasgressori del codice della strada e una efficace opera di sensibilizzazione per ridurre i rischi, a partire dalle distrazioni causa smartphone e dal fattore “cinture di sicurezza” che devono essere sempre allacciate, per tutti.
luca salvatori
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