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Presunta truffa ad ISS e Fondiss: processo entrato nel vivo con l'audizione dei testi. Daniele Guidi ancora assente

Forte assertività delle Parti Civili. Davanti al Giudice Saldarelli anche un confronto di relazioni tecniche sull'azione, all'epoca, di Banca CIS

7 dic 2022

“Battaglia” processuale in pieno svolgimento, e dagli esiti incerti. Ormai una costante, invece, l'assenza dell'ex AD del CIS Daniele Guidi: imputato per truffa, con l'accusa di aver utilizzato 60 milioni di euro di fondi pensione - e 15 di Fondiss – per costruire indebite garanzie a finanziamenti concessi da banche estere. Vicenda che infiammò l'opinione pubblica sammarinese.

Fase dibattimentale entrata nel vivo, oggi, con due testimoni indotte dalla Difesa. La prima - coimputata con Guidi in un altro procedimento - si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Non così la seconda, già responsabile dell'unità operativa bilancio e segnalazioni del CIS. Che non fosse una mattinata facile, per lei, lo si è capito ancor prima che iniziasse a parlare; quando il legale della Società di Gestione degli attivi ex-BNS ha ricordato il diritto di non rendere dichiarazioni autoincriminanti.

Ci si è poi focalizzati sull'operazione pronti contro termine con l'Istituto Sicurezza Sociale, perché la teste ha sostenuto come fino al 2020 fosse una prassi utilizzare liberamente i titoli sottostanti. Al contempo, però, ha detto di non ricordare se simili operazioni fossero state compiute anche in altre occasioni. Una palese contraddizione ad avviso delle Parti Civili; tutte decisamente assertive, dall'Eccellentissima Camera, all'ISS, al Veicolo di segregazione dei fondi pensione. Evidente l'intento di demolire la credibilità della teste, incalzata anche sul grado di vicinanza con l'imputato e la sua ex moglie.

E poi l'audizione del perito del Tribunale, incentrata sulla situazione che la banca prospettò a Fondiss, per ottenere un robusto deposito a termine. Dagli accertamenti di Banca Centrale – ha ricordato – emersero scostamenti importanti, riguardo al coefficiente di solvibilità dichiarato; e che in realtà avrebbero comportato un azzeramento del patrimonio di vigilanza. Molto articolate, tuttavia, le obiezioni del consulente della Difesa; che ha parlato di valutazioni liquidatorie e di pronto realizzo, da parte di BCSM. A suo avviso sarebbe stato opportuno, piuttosto, considerare un'altra perizia tecnica; basata invece su criteri di funzionamento. Confronto sulle relazioni che proseguirà anche nella prossima udienza, fissata per il 23 febbraio.





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