Al centro dell'udienza odierna il capo d'accusa in cui si ipotizza, a carico del Commissario della Legge Buriani, il reato di rivelazione del segreto istruttorio speciale. Secondo gli inquirenti avrebbe comunicato a Simone Celli informazioni inerenti le indagini che stava conducendo nei confronti di Sandro Gozi, per una consulenza a Banca Centrale. L'accusa sostiene che Celli avrebbe poi prospettato al politico italiano la probabile archiviazione del suo procedimento, in occasione della Leopolda 2019. L'ex Segretario di Stato ha negato la circostanza di fronte alla commissione d'inchiesta Cis e per questa ragione è accusato di falsa testimonianza.
Sentito oggi come teste Roger Zavoli. Nell'ottobre 2019 era consigliere di RF e partecipò alla Leopolda con Simone Celli – che all'epoca si era già dimesso dai suoi incarichi politici – e Fabrizio Perotto, anch'egli consigliere di Repubblica Futura. L'intenzione era di allacciare rapporti politici con Matteo Renzi, che aveva da poco fondato Italia Viva, tramite un contatto che Zavoli aveva con Maria Elena Boschi.
Il testimone ha affermato che i tre sammarinesi hanno trascorso tutta la giornata insieme e che hanno incontrato diversi politici italiani, tra cui Sandro Gozi, ma solo per un saluto frugale. Rispondendo ad una domanda del giudice Saldarelli, Zavoli ha dichiarato di non aver assistito ad alcuna telefonata tra Celli e Buriani. Nella prossima udienza, fissata per il 14 dicembre, verranno ascoltati altri testimoni, compresa la Presidente di Banca Centrale Catia Tomasetti.