Da circa un mese la polizia stradale era sulle tracce di un individuo di circa 30-35 anni, ritenuto responsabile di numerose truffe perpetrate ai danni di cittadini, che nel recuperare il proprio ciclomotore in sosta, non riuscivano a riavviarlo. Puntualmente il giovane si presentava quale sedicente meccanico samaritano e tra i mille ringraziamenti degli ignari malcapitati di turno che non esitavano a pagare il provvidenziale intervento con cifre che variavano mediamente tra i 30 e i 50 euro, con perizia effettuava una rapida riparazione del motoveicolo.
Era il giovane che, poco prima, aveva danneggiato il loro ciclomotore all'insaputa dei proprietari, sottraendogli alcune parti, per poi mettere in atto la sua truffa. In seguito alle tante segnalazioni, il giovane è stato identificato ed era già noto alle forze di polizia. Dovrà rispondere di reati di furto aggravato, danneggiamento e truffa.