Una scena vista, purtroppo, già altre volte in Siria, anche se – a giudicare dal video – sembrerebbe da escludere la mano del DAESH, i cui filmati sono solitamente più curati e tragicamente spettacolari. L'uomo inginocchiato, tuttavia, è davvero Sergio Zanotti, come confermato dall'Intelligence italiana. 56 anni, bresciano, ex imprenditore, pare fosse partito mesi fa dall'Italia per la Turchia, dove si sono poi perse le sue tracce. Il video è stato inviato, alla redazione inglese del sito russo News Front, da un tale Almed Medi, che si definisce jihadista. Allegata anche un'altra foto e il passaporto del rapito. Zanotti, nel video, ha in mano un cartello con la data del 15 novembre e afferma di essere prigioniero da 7 mesi. A quanto si apprende da fonti della Farnesina, le autorità italiane sono a conoscenza del video da diversi giorni e stanno seguendo il caso. Restano vari aspetti da chiarire, innanzitutto a quale gruppo appartengano i rapitori. Quel che è certo è che – attualmente – le milizie jihadiste sono in grave difficoltà, a causa della massiccia offensiva dell'Esercito siriano che – ad Aleppo – è ormai vicino ad una vittoria decisiva. L'improvviso collasso dell'area settentrionale della sacca, occupata dai terroristi di al Qaeda e dai ribelli, ha permesso a migliaia di cittadini di trovare un rifugio sicuro nell'area controllata dal Governo. L'inviato speciale dell'ONU riconosce, a questo punto, che Assad a breve possa dichiarare la fine della guerra e chiedere una conferenza di Pace. “In quel caso – ha detto oggi Staffan de Mistura – servirà un governo inclusivo, con il coinvolgimento di tutte le parti”.
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