Parabola che ha avuto effetti politici e finanziari dirompenti, quella di Banca CIS; e caratterizzata da uno sviluppo giudiziario complesso, con uno “sciame” di procedimenti destinati forse a riunirsi, per ragioni di economia processuale. Che effettivamente si possa andare in questa direzione lo si è compreso nell'udienza odierna. Imputati l'ex AD Daniele Guidi, Marco Mularoni – presente oggi in Aula – all'epoca vice direttore dell'istituto di credito, e Marino Grandoni, già socio di maggioranza. Contestati a vario titolo i reati di appropriazione indebita; frode nell'esecuzione dei contratti, o in alternativa truffa; oltre a misfatti previsti dalla Legge sulle imprese e i servizi bancari. Per ottenere finanziamenti da realtà estere, sarebbero stati posti a garanzia anche titoli di clienti, per milioni di euro; con tutti i rischi connessi.
Davanti al Commissario della Legge Battaglino, questa mattina, si sarebbe dovuto iniziare con le costituzioni di parte civile. Determinante tuttavia una questione sollevata da un legale di Guidi. Ricordato un provvedimento di marzo del Dirigente del Tribunale, nel quale si attribuisce la titolarità delle udienze dibattimentali ai Giudici Saldarelli e Morsiani; sempre che non sia già stata celebrata la prima udienza. Nel caso specifico il processo si aprì nell'aprile dello scorso anno; ma in quell'occasione – ha osservato l'Avvocato – non venne svolta alcuna attività, poiché gli atti vennero subito rimessi in istruttoria. La prima udienza c'è già stata, ha obiettato la Procura del Fisco; che ha tuttavia suggerito la riunificazione di una moltitudine di fascicoli, incentrati in particolare sulla posizione di Daniele Guidi. Anche per non sentire più volte gli stessi testimoni.
Il Commissario della Legge Battaglino ha infine definito condivisibili le osservazioni della Difesa, disponendo la trasmissione del fascicolo al Giudice ritenuto competente alla luce delle disposizioni dirigenziali. E con l'indicazione che si valuti l'opportunità – come sollecitato dal PF - di una trattazione unitaria dei vari procedimenti. Sarebbero 7; 2 dei quali ancora in istruttoria. Già avviato il mese scorso quello riguardante l'utilizzo, ritenuto indebito, dei fondi pensione; anche in questo caso – secondo l'accusa – per costituire garanzia di finanziamenti concessi a CIS da banche estere.