5 uomini 'chiusi' in pieno deserto isolano (un lockdown sociale forzato) dell'anima e dell'inquietudine. L'abisso incrociato a 5 in una casa, insieme, per sostenersi a vicenda. Ma uno spettro aleggia tra loro nella penombra senz'aria. Fuori, la Sardegna assorta e sorda. Le droghe e la vita hanno fatto la loro parte su piccoli-grandi maschi ( non padri, non mariti, non amanti). GIGANTI perché così prostrati nella loro mascolinità ultima... NANI alla fine. Un po' come la loro terra: indefinibili. Teatralità e commenti musicali fanno del cinema di Angius una cosa sarda... La solitudine in una dimora-gabbia-labirinto non è tanto diversa dalla nostra solo che tra noi non si vede mentre nella pellicola si esalta diventando un'esistenza inutile che non serve a nessuno.
fz