Little Bob non è altro che il mitico Roberto Piazza, rocker alternativo francese figlio di anarchici emigrati famosissimo negli anni ottanta in Europa nel mondo underground: punk e metal fino ai novanta. Recita e suona nel film impersona se stesso nella battaglia dei diseredati la sua voce è libertà: così lo ha voluto il regista nella finzione senza vita… a Le Havre. Titolo e protagonista lustrascarpe di strada fanno il verso al neorealismo italiano di De Sica per capirci, sciuscià e “Miracolo a Milano”, insieme al cinema felliniano, ispirano spesso il regista finlandese Aki Kaurismaki ormai autore cosmopolita abituato a lavorare in Francia. L’ambulante si chiama Marx ed è proletario vero di Normandia inciampa (meglio di incorre…) in un nuovo povero giovanissimo emigrato: clandestino e profugo vuole scappare in Inghilterra dalla mamma, invece finisce braccato dalle guardie come irregolare (ammesso che un bambino possa esserlo, in questo mondo, almeno).
Affamato e squattrinato rappresenta la speranza di un popolo: africano e francese. L’amore farà il resto: tanti piccoli miracoli quotidiani sconosciuti ai più. Canta Little Bob onorando il padre Libero che l’ha voluto far nascere Oltralpe dopo la Seconda Guerra mondiale facendolo cittadino del mondo.
fz
>> Proiezioni cinematografiche a San Marino
Affamato e squattrinato rappresenta la speranza di un popolo: africano e francese. L’amore farà il resto: tanti piccoli miracoli quotidiani sconosciuti ai più. Canta Little Bob onorando il padre Libero che l’ha voluto far nascere Oltralpe dopo la Seconda Guerra mondiale facendolo cittadino del mondo.
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