Con le lacrime agli occhi Claudio Bisio, qui il brianzolo Alberto lascia la Lombardia direzione Napoli. Fa il verso alla geniale commedia francese Giù al Nord, Benvenuti al sud ed è l’ultima creatura del regista napoletano Luca Miniero. Un remake che cerca di avere un'anima profondamente originale. La storia ricalca la commedia d’oltralpe che aveva fatto furore con 140 milioni di euro al botteghino. Alberto, responsabile dell'ufficio postale di una cittadina della Brianza, sotto pressione della moglie Silvia, è disposto a tutto pur di ottenere il trasferimento a Milano. Anche fingersi invalido per salire in graduatoria. Ma il trucchetto non funziona e per punizione viene trasferito in un paesino della Campania. Il film che sembra celebrare paradossalmente i 150 anni dell’unità d’Italia ha anche una connotazione squisitamente politica contro le idee secessioniste. E’ stato il regista a dire “mi piace pensare che questo film, oltre a chiamarsi "Benvenuti al Sud", sia "benvenuti", "benvenuti in Italia", un abbraccio di una sola Italia.
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