ARTE e SALUTE Onlus propone questo percorso-laboratorio da un decennio sotto la guida di Nanni Garella i 12 attori in scena si alternano tra i banchi di una vecchia scuola. Incontrano il loro io-bambino nei giorni dell'infanzia perduta a tratti spezzati dal trauma della malattia. Pupazzi e banchi 'funerei' che si riempiono e svuotano come una fisarmonica. Il rapporto con la morte è imprescindibile ma la nostra 'bella' società la rifiuta, dice GARELLA e l'autore polacco, KANTOR, ancora lo dimostra con il testo de' LA CLASSE (morta). Il risultato è commovente perché i pazienti non si vedono più così confusi tra i manichini e i bambini.
fz