Logo San Marino RTV

Ma che CENERENTOLA! se diventa fiaba meno favola 'americana' del solito

2 apr 2015
Ma che CENERENTOLA! se diventa fiaba meno favola 'americana' del solitoMa che CENERENTOLA! se diventa fiaba meno favola 'americana' del solito
Ma che CENERENTOLA! se diventa fiaba meno favola 'americana' del solito - Kennet Branagh, il più teatrale dei registi anglo-irlandesi da cinematografo, scomodato non a casa p...
Kennet Branagh, il più teatrale dei registi anglo-irlandesi da cinematografo, scomodato non a casa per una fiaba neanche tanto favola di Perrault ben poco hollywoodiana e lontana dall'animazione americana anche da “special effects” (che pur ci sono e alla grande: vedi zucca-cocchio e cavalli-topini per non parlare dei gechi - cocchieri marronverde lucertola). Secondo i canoni del merchandising o marketing che di si voglia è 'politicamente' scorretta, molto visionaria, se per visione intendiamo un certo 'stupore' (brillante) patinato color pastello di un cinema che non c'è più ma che non muore visti i giovani innamorati in multisala romagnola e le mamme con bambini non senza 'paparini' al seguito ( soprattutto le femmine ma non solo). Valori: bontà piena, coraggio e gentile pazienza. “Cinderella - Cenerentola”, mai doma eppure sempre buona, tosta senza paura del presente (da serva) che contiene i germi del futuro (da regina) basati sul passato (da figlia, in famiglia). Affronta il destino e lo sfida con l'aiuto della magia di una fata 'turchina' (camuffata da strega) le è madrina (mamma del cielo...) capace di “evocare la vita reale così com'è: un Mistero!” (direbbe Chesterton).
fz

Riproduzione riservata ©