Si è parlato di cucina macrobiotica a Dogana. Un incontro organizzato dall'Associazione SAN MARINO-ITALIA in collaborazione con "Una siepe di rosa". La presidente dell'Associazione Elisabetta Righi Iwanejko apre l'incontro sulla "cucina macrobiotica" felice del ritorno in presenza per l'allentamento delle restrizioni Covid e per una iniziativa che coinvolge un socio dell'associazione. Giuliana Barulli, del Dipartimento Territorio e Ambiente, parla dell'attenzione sammarinese per l'agricoltura biologica, il rispetto dell’ambiente e dei diversi attori della filiera. Olimpio Fontana porta la sua esperienza di imprenditore e come sia passato alla cucina macrobiotica per motivi di salute, poi abbracciata da tutta la sua famiglia.
Chiara Zannoni, esperta di salute, illustra i collegamenti tra cibo e malattie, al modificarsi di metabolismo e insulina, proprio per effetto dei cibi che si consumano. Invitando i presenti a diventare 'medici di sé stessi' come prevede la filosofia cinese portata e rilanciata in Italia da 'Un Punto Macrobiotico'. Di qui il consiglio a consumare cibi naturali, del territorio e di stagione. Come previsto anche dalla cosiddetta Dieta Mediterranea, in una sorta di ponte oriente/occidente. Remo Cecconi, di Materviva, conclude la conferenza parlando di controllo qualità e delle rigorose procedure cui devono sottostare i produttori di materie prime e coloro che lavorano cibi macrobiotici.