
Politica e passione sportiva s'intrecciano nell'ultimo libro di Paride Andreoli “Un uomo tutto da scoprire”, titolo - rivela l'autore - preso a prestito da chi espresse quella frase nei suoi confronti in occasione del Congresso del PSD del 2007. Andreoli ripercorre momenti salienti della sua vita: l'avventura nella Libertas, l'impegno nei motori, l'esperienza politica che lo vide – appena sedicenne – iscriversi al partito socialista sammarinese e, dopo una lunga gavetta, entrare in Consiglio, per poi ricoprire incarichi di Governo, salire per due volte alla Suprema Magistratura, affrontare grandi temi internazionali nel Consiglio d'Europa. “Paride ha la cultura dell'umiltà” commenta Sergio Pizzolante, che ne evidenzia anche altre doti, come determinazione e coraggio, nel percorrere tutti i gradini del partito, “come fosse una grande scuola”. Ha iniziato a scrivere nel 2020 "quando c'era il Covid", poi si è bloccato e nel 2024 l'ha ripreso in mano. "L'idea – afferma - è quella di far conoscere alle nuove generazioni quella che è stata la nostra vita negli anni 50 e soprattutto le mie passioni, in campo sportivo ma soprattutto in politica”. Arricchito da oltre 230 tra immagini e documenti che testimoniano passaggi cruciali della prima parte della sua vita, il libro non tralascia anche aspetti più intimi. Fondamentale, nel suo percorso professionale ed umano, la famiglia. Nel racconto, anche la figura di suo padre, “personaggio importante – dice Verter Casali - che sicuramente ha avuto un ruolo fondamentale nella carriera politica del figlio” . La storia, difatti, parte dal 1956. “Ciò che mi ha toccato più sono stati i fatti di Rovereta, che ho approfondito nel tempo e che mio padre ha vissuto. Però devo dire che tutto il libro, tutte le sue 226 pagine sono interessanti, e mi auguro che il lettore ne possa trarne beneficio”.