A poche settimane dalla conclusione del negoziato, è l'Accordo di associazione l'argomento forte all'assemblea generale dell'Anis. Lo mette al centro la Presidente Neni Rossini, che davanti a Segretari di Stato, consiglieri, sindacati e l'ambasciatore d'Italia a San Marino parla “non di traguardo ma di punto di partenza a cui dovremo dare seguito, un orizzonte da noi sempre supportato perché il nostro mercato di riferimento”. non una scelta ma una necessità, non una perdita di sovranità ma opportunità per rafforzare e vedere riconosciuta la propria identità. Della natura e della struttura dell'accordo ha parlato il Segretario agli Esteri Luca Beccari. Ripercorse le tappe del negoziato, delineate le intese raggiunte su temi quali le quattro libertà fondamentali del mercato europeo, trasporti opportunità per le imprese sammarinesi, a partire da pari condizioni in un terreno di gioco comune, secondo un principio di equivalenza. Non solo gestione domestica dell'economia, ma apertura verso nuovi mercati esteri.
Servono scelte “lucide e coraggiose” dice Neni Rossini facendo sue le parole pronunciate a San Marino del Presidente Mattarella, per tonare ad invocare l'urgenza dell' introduzione dell'Iva, ribadire le prospettive della cogenerazione, il limite del monopolio dell'energia. Il Segretario all’Industria, Fabio Righi, condividendo le parole della Presidente Rossini ha auspicato una apertura più decisa verso le nuove tecnologie e la digitalizzazione per attrarre anche nuove imprese Per quanto riguarda il capitolo rinnovo contratti, definita da Neni Rossini una ferita aperta il muro contro muro che caratterizza quello del settore bancario “un settore che non è uscito dalle secche di una situazione difficilissima, che avrebbe bisogno di unità di intenti. Trovarsi di fronte a rivendicazioni insostenibili economicamente per gli Istituti bancari ma anche socialmente in un contesto di equità è una ferita aperta” Sullo sfondo i dati dell'Osservatorio Anis, che restituiscono un 2023 che ha visto il sistema economico rispondere e tenere, pur registrando un rallentamento rispetto al 2022, ed una prospettiva di 2024 che non intravede segnali di crescita.
Numeri che il presidente di Confindustria Carlo Bonomi, ha voluto inquadrare in un contesto generale, in questi ultimi quattro anni segnati dalla pandemia, parlando del ruolo fondamentale delle imprese per la tenuta e la ripartenza e della necessità di sinergia tra pubblico e privato “In questi 4 anni abbiamo vissuto momenti di trasformazione del mondo produttivo con ricadute sociale” ha detto ribadendo come, in Europa, siano le imprese a fare integrazione, i Ed invita l'Europa alla compattezza, nel ricordare l'importanza si della sostenibilità ambientale, che non può prescindere dalla sostenibilità economica e da quella sociale. “le aziende sono questione di persone” concorda la presidente Anis, che ha dialogato con Bonomi nella parte finale. Sulla vicenda dell'alluminio Sammarinese, che riguarda 250 operai, parla di responsabilità preoccupazione e vicinanza “Gli imprenditori hanno grandi responsabilità nel portare avanti le imprese, in particolare in congiunture economiche di crisi e difficoltà. Da imprenditori siamo vicini e ci auguriamo venga fatto il massimo per superare il momento di crisi”.