C'è soddisfazione in Banca di San Marino per i dati del bilancio 2023: l'istituto chiude l'anno con oltre 1.045.000 euro di utile netto d'esercizio, raddoppiando il risultato del 2022. L'approvazione in mattinata nell'Assemblea degli azionisti. Bsm guarda al futuro con una serie di indicatori positivi: l'indice di solvibilità è al 12,14 per cento: “superiore ai livelli” previsti nel sistema, sottolineano dall'istituto. Crescono la raccolta bancaria e la fiducia degli investitori istituzionali. Concessi, in un anno, oltre 40 milioni di nuovi crediti, tra cui mutui e prestiti.
"I risultati - afferma Aldo Calvani, direttore generale Bsm - sono molto incoraggianti, in un mercato per certi certi versi favorevole alle banche con il rialzo dei tassi e, per altri, complesso: l'avvicinamento all'Europa comporta regole nuove", anche sul fronte svalutazioni e accantonamenti "che abbiamo già iniziato a consolidare". La cartolarizzazione degli Npl "è stato un contributo al miglioramento di molti indicatori".
La prima sfida è proseguire nel risanamento dell'istituto, per stabilizzare gli utili. "La seconda - spiega Raffaele Bruni, presidente Bsm - è quella di mettere in campo una serie di iniziative a favore del territorio e dei nostri clienti. Speriamo quest'anno di riuscire a completare un percorso già avviato, con potenziali partner, per portare a San Marino prodotti assicurativi d'avanguardia e strumenti per imprese e famiglie".
Un anno fa le tensioni all'interno dell'Ente Cassa di Faetano per le proposte di acquisto di azioni della banca, da parte di soggetti esterni. Si era parlato di una holding maltese e di un investitore americano; trattative poi sfumate. Gli animi, nel tempo, si sono rasserenati e la ricerca di soggetti interessati prosegue: al momento, non si hanno altri dettagli. Prossimo appuntamento il 25 maggio quando l'Ente si riunirà in assemblea.
Nel servizio le interviste ad Aldo Calvani (direttore generale Bsm) e Raffaele Bruni (presidente Bsm)