Il Segretario di Stato alle Finanze Gian Carlo Capicchioni stigmatizza l'ultima offensiva della Guardia di Finanza che sta inviando un questionario a oltre 24 mila contribuenti italiani per chiedere chiarimenti sui flussi finanziari con San Marino dal 2009 al 2014. All'origine della maxi-verifica della Guardia di Finanza l'indagine “Torre d'Avorio” della Procura di Forlì che già la scorsa estate aveva generato preoccupazioni e polemiche, stemperate da un incontro a Roma tra Capicchioni, Valentini e il Ministro Padoan.
Italia Oggi appena due giorni fa aveva pubblicato la notizia della nuova offensiva della Guardia di Finanza contro San Marino e sulle colonne dello stesso quotidiano, nell'edizione odierna, è arrivato il primo commento del Segretario di Stato alle Finanze Gian Carlo Capicchioni : “Quello che sta succedendo è in tutto e per tutto una indagine a tappeto per il solo fatto di aver avuto rapporti con San Marino e la cosa va stigmatizzata”.
Ma cosa sta effettivamente succedendo? Da qualche giorno la Guardia di Finanza sta inviando questionari a tutti i cittadini italiani, molti dei quali residenti a San Marino, che hanno compiuto un'operazione economica dall'Italia a San Marino o viceversa tra il 2009 e il 2014. Sarebbero stati identificati attraverso verifiche nelle banche tramitanti italiane. Anche l'assegno di una banca sammarinese utilizzato per pagare un conto in un supermercato italiano del circondario è sufficiente per diventare destinatari del questionario di chiarimento da compilare per poi presentarsi alla Gdf. I plichi vengono inviati direttamente e a San Marino sono arrivati anche all'Ufficio Tributario. “Sembra che la Guardia di Finanza non si sia accorta di quello che è successo negli ultimi 3-4 anni” dichiara Capicchioni – raggiunto telefonicamente - che allude al percorso di trasparenza che ha portato San Marino fuori da tutte le black list italiane e internazionali”. “Non possiamo stare inermi – prosegue il segretario di Stato alle Finanze – e nei primi giorni della prossima settimana invieremo una nota al Ministero dell'economia per chiedere un chiarimento e forse anche un incontro”.
l.s.
Italia Oggi appena due giorni fa aveva pubblicato la notizia della nuova offensiva della Guardia di Finanza contro San Marino e sulle colonne dello stesso quotidiano, nell'edizione odierna, è arrivato il primo commento del Segretario di Stato alle Finanze Gian Carlo Capicchioni : “Quello che sta succedendo è in tutto e per tutto una indagine a tappeto per il solo fatto di aver avuto rapporti con San Marino e la cosa va stigmatizzata”.
Ma cosa sta effettivamente succedendo? Da qualche giorno la Guardia di Finanza sta inviando questionari a tutti i cittadini italiani, molti dei quali residenti a San Marino, che hanno compiuto un'operazione economica dall'Italia a San Marino o viceversa tra il 2009 e il 2014. Sarebbero stati identificati attraverso verifiche nelle banche tramitanti italiane. Anche l'assegno di una banca sammarinese utilizzato per pagare un conto in un supermercato italiano del circondario è sufficiente per diventare destinatari del questionario di chiarimento da compilare per poi presentarsi alla Gdf. I plichi vengono inviati direttamente e a San Marino sono arrivati anche all'Ufficio Tributario. “Sembra che la Guardia di Finanza non si sia accorta di quello che è successo negli ultimi 3-4 anni” dichiara Capicchioni – raggiunto telefonicamente - che allude al percorso di trasparenza che ha portato San Marino fuori da tutte le black list italiane e internazionali”. “Non possiamo stare inermi – prosegue il segretario di Stato alle Finanze – e nei primi giorni della prossima settimana invieremo una nota al Ministero dell'economia per chiedere un chiarimento e forse anche un incontro”.
l.s.
Riproduzione riservata ©