La coalizione è stata scelta, il programma è lì, pronto per essere attuato, manca solo la squadra di Governo che quando si insedierà sarà chiamata a rispondere alle richieste del paese. Categorie economiche e sociali, già nel corso della campagna elettorale, avevano avanzato le loro istanze. Ed oggi, ad elezioni concluse, le ribadiscono a gran voce. Tutti chiedono, come prima cosa, la riapertura dei rapporti con l’Italia.
Per il Segretario della CDLS Marco Beccari occorre inoltre completare la riforma previdenziale e lottare contro il caro vita. Gli fa eco il Segretario Generale della CSdL Giovanni Ghiotti che inserisce tra le priorità anche la costruzione di un progetto economico-occupazionale di alto profilo, per far fronte ai segnali di difficoltà nell’economia a seguito della crisi finanziaria internazionale. Le categorie, oltre al rapporto con l’Italia, chiedono stabilità politica. Condizione indispensabile, per il presidente dell’Usot, per portare avanti progetti e programmi per il comparto.
Vito Testaj, dell’Osla, si aspetta dall’esecutivo una normalizzazione dei rapporti internazionali ed un piano di rilancio per il turismo e il commercio. Oltre alla stabilità, l’Unas reclama un rilancio dell’economia, mentre Silvia della Balda, dell’Usc, ricorda il piano di valorizzazione non solo del centro storico, ma di tutto il territorio.
Riguardo al turismo chiede una strategia che ottimizzi l’offerta a cui fare seguire un investimento a medio termine. Carlo Giorgi, dell’Anis, nella sua analisi della difficile situazione economico- finanziaria, guarda naturalmente ai rapporti con l’Italia, ma anche alla modernizzazione del paese e al contenimento della spesa corrente.
Monica Fabbri
Per il Segretario della CDLS Marco Beccari occorre inoltre completare la riforma previdenziale e lottare contro il caro vita. Gli fa eco il Segretario Generale della CSdL Giovanni Ghiotti che inserisce tra le priorità anche la costruzione di un progetto economico-occupazionale di alto profilo, per far fronte ai segnali di difficoltà nell’economia a seguito della crisi finanziaria internazionale. Le categorie, oltre al rapporto con l’Italia, chiedono stabilità politica. Condizione indispensabile, per il presidente dell’Usot, per portare avanti progetti e programmi per il comparto.
Vito Testaj, dell’Osla, si aspetta dall’esecutivo una normalizzazione dei rapporti internazionali ed un piano di rilancio per il turismo e il commercio. Oltre alla stabilità, l’Unas reclama un rilancio dell’economia, mentre Silvia della Balda, dell’Usc, ricorda il piano di valorizzazione non solo del centro storico, ma di tutto il territorio.
Riguardo al turismo chiede una strategia che ottimizzi l’offerta a cui fare seguire un investimento a medio termine. Carlo Giorgi, dell’Anis, nella sua analisi della difficile situazione economico- finanziaria, guarda naturalmente ai rapporti con l’Italia, ma anche alla modernizzazione del paese e al contenimento della spesa corrente.
Monica Fabbri
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