Parole pesate al grammo, dopo quelle grosse volate ieri, mentre ribolle il pentolone Centrale del Latte. Scongiurata la chiusura per inagibilità dello stabile, gli sforzi sono orientati a fare proseguire l'attività in sicurezza con tanto di monitoraggio costante- durante i mesi della trattativa, con la speranza che sia la volta buona.
Perché in quindici anni, dalla trattativa sfumata solo all'ultimo con un paio di imprenditori poi finiti in guai giudiziari per truffa fino alla manifestazione di interesse di una cordata di investitori dell’ANIS, ce ne sarebbe da raccontare. Ma il tempo stringe: ci sono in ballo 18 posti di lavoro, più tre autisti. Chi non sarà riassorbito dal caseificio piemontese Valform, unico partecipante al bando, verrà ricollocato nell'azienda o nella Pubblica amministrazione. Certo il clima di incertezza pesa e ieri la tensione è esplosa tra direzione, governo e lavoratori in un incontro a porte chiuse, senza telecamera. Anche la neonata associazione cooperativa agricola “Latte Sammarinese” preferisce non esporsi: la contromossa dei 4 allevatori non è bastata per l'ammissione al bando ma al momento, più che a manifestazioni eclatanti, gli allevatori hanno come obiettivo una linea di prodotto a “filiera interna” sammarinese. Il problema – ci spiegano. non è tanto quanto li pagherà l'amministratore della Valform al litro, quanto la caduta libera del prezzo. Puntano all'abbattimento della zona bianca, Ossia all’apertura alla commercializzazione per il consumo del latte, una volta che la Centrale sarà in mano ad un privato.
Nel frattempo la trattativa prosegue: una delle poche certezze è che potrebbe essere l'ultima. Comprensibile l'invito ad abbassare i toni. Guai ad aprire il coperchio senza avere fatto sfiatare la valvola, nelle pentole a pressione.
Sara Bucci
Perché in quindici anni, dalla trattativa sfumata solo all'ultimo con un paio di imprenditori poi finiti in guai giudiziari per truffa fino alla manifestazione di interesse di una cordata di investitori dell’ANIS, ce ne sarebbe da raccontare. Ma il tempo stringe: ci sono in ballo 18 posti di lavoro, più tre autisti. Chi non sarà riassorbito dal caseificio piemontese Valform, unico partecipante al bando, verrà ricollocato nell'azienda o nella Pubblica amministrazione. Certo il clima di incertezza pesa e ieri la tensione è esplosa tra direzione, governo e lavoratori in un incontro a porte chiuse, senza telecamera. Anche la neonata associazione cooperativa agricola “Latte Sammarinese” preferisce non esporsi: la contromossa dei 4 allevatori non è bastata per l'ammissione al bando ma al momento, più che a manifestazioni eclatanti, gli allevatori hanno come obiettivo una linea di prodotto a “filiera interna” sammarinese. Il problema – ci spiegano. non è tanto quanto li pagherà l'amministratore della Valform al litro, quanto la caduta libera del prezzo. Puntano all'abbattimento della zona bianca, Ossia all’apertura alla commercializzazione per il consumo del latte, una volta che la Centrale sarà in mano ad un privato.
Nel frattempo la trattativa prosegue: una delle poche certezze è che potrebbe essere l'ultima. Comprensibile l'invito ad abbassare i toni. Guai ad aprire il coperchio senza avere fatto sfiatare la valvola, nelle pentole a pressione.
Sara Bucci
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