Confcommercio stima per il 2016 e per il 2017 un pil in crescita dell'1,6%.
E' quanto emerge dal Rapporto sulle economie territoriali, presentato in occasione del consueto Forum di Confocommercio a Cernobbio.
"La nostra previsione del pil reale per l'anno in corso e per il 2017 è dell'1,6%, sostenuta da un apprezzabile profilo di crescita dei consumi (+1,4% e +1,7%, rispettivamente) e da una dinamica sufficientemente sostenuta degli investimenti fissi lordi (+3,0% e +3,7%), anche in virtù di alcune misure messe a punto con la Legge di Stabilità 2016 a favore di famiglie e imprese, come nel caso del sostegno alle famiglie povere o le misure relative alla detassazione e alla decontribuzione dei nuovi assunti", si legge nel documento.
Secondo Confcommercio, "il motore propulsivo dell'atteso ciclo di ripresa sarà dunque la domanda interna, con un contributo alla crescita della domanda estera netta pressoché nullo o di appena qualche decimo, considerando che i ritmi di espansione di importazioni ed esportazioni saranno sostanzialmente simili e quindi il saldo della bilancia commerciale di fatto vicino allo zero o su valori di modestissima entità".
italiaoggi.it
E' quanto emerge dal Rapporto sulle economie territoriali, presentato in occasione del consueto Forum di Confocommercio a Cernobbio.
"La nostra previsione del pil reale per l'anno in corso e per il 2017 è dell'1,6%, sostenuta da un apprezzabile profilo di crescita dei consumi (+1,4% e +1,7%, rispettivamente) e da una dinamica sufficientemente sostenuta degli investimenti fissi lordi (+3,0% e +3,7%), anche in virtù di alcune misure messe a punto con la Legge di Stabilità 2016 a favore di famiglie e imprese, come nel caso del sostegno alle famiglie povere o le misure relative alla detassazione e alla decontribuzione dei nuovi assunti", si legge nel documento.
Secondo Confcommercio, "il motore propulsivo dell'atteso ciclo di ripresa sarà dunque la domanda interna, con un contributo alla crescita della domanda estera netta pressoché nullo o di appena qualche decimo, considerando che i ritmi di espansione di importazioni ed esportazioni saranno sostanzialmente simili e quindi il saldo della bilancia commerciale di fatto vicino allo zero o su valori di modestissima entità".
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