“Non ci sono più le condizioni per proseguire la trattativa con l’Anis”. Così i segretari della federazione industria di Csdl e CDLS Enzo Merlini e Giorgio Felici al termine dell’ultimo incontro con la delegazione dell’Anis. Già convocati per lunedì il direttivo unitario e per martedì l’attivo dei delegati sindacali. I due segretari di federazione proporranno lo sciopero generale dell’industria, con la possibilità di attivare ulteriori iniziative di lotta. Non è escluso che lo sciopero possa coinvolgere tutti i lavoratori, sia privati che pubblici.
L’Anis, dichiara la CSU, non fa passi avanti sul mercato del lavoro e sulla parte economica che vede ancora aperte le questioni legate alle festività. Insufficiente viene giudicata la parte sociale del contratto. “Ci meraviglia e ci inquieta, dichiarano Merlini e Felici, il fatto che gli industriali ripetano di volere il governo come interlocutore, perché pensano di averlo come alleato”. Questo, secondo i segretari della federazione industria, complica tutta la situazione. Il sindacato ritiene che il ruolo dell’Esecutivo è e deve essere importante, in questa partita, per le leggi che deve produrre sul mercato del lavoro e sulla parte sociale. “Ma, sottolineano i responsabili della Federazione Industria, non vogliamo il governo come mediatore perché in questo momento non c’è proprio nulla da tagliare”. Del tutto diversa la valutazione della trattativa con l’Osla. Mercoledì prossimo ci sarà un incontro per verificare se c’è la volontà di confermare gli impegni presi. Se così sarà il contratto verrà chiuso. Il segretario dell’Anis invita al dialogo. La trattativa, dichiara Carlo Giorgi, è proseguita per tutta la giornata con un impegno forte da parte di entrambi che ha fatto registrare chiarimenti su molte parti del contratto. Permangono difficoltà ma, ribadisce Giorgi, c’è da parte nostra la decisa volontà di dare al paese un messaggio positivo e dire alle imprese che in un momento così difficile per la nostra economia non si deve perdurare in una situazione di scioperi che producono danni forti al paese e alle aziende. Abbiamo con forza invitato il sindacato, prosegue Giorgi, a cercare di evitare un ulteriore inasprimento della vertenza perchè questo sarebbe inutile e forse dannoso, ai fini del rinnovo contrattuale: Siamo convinti, conclude il segretario dell’Anis, che la distanza tra noi e il sindacato non sia così forte e che responsabilmente, insieme, possiamo trovare l’accordo. Di certo, anche nei prossimi giorni, metteremo in atto tutti i tentativi per raggiungere una intesa
L’Anis, dichiara la CSU, non fa passi avanti sul mercato del lavoro e sulla parte economica che vede ancora aperte le questioni legate alle festività. Insufficiente viene giudicata la parte sociale del contratto. “Ci meraviglia e ci inquieta, dichiarano Merlini e Felici, il fatto che gli industriali ripetano di volere il governo come interlocutore, perché pensano di averlo come alleato”. Questo, secondo i segretari della federazione industria, complica tutta la situazione. Il sindacato ritiene che il ruolo dell’Esecutivo è e deve essere importante, in questa partita, per le leggi che deve produrre sul mercato del lavoro e sulla parte sociale. “Ma, sottolineano i responsabili della Federazione Industria, non vogliamo il governo come mediatore perché in questo momento non c’è proprio nulla da tagliare”. Del tutto diversa la valutazione della trattativa con l’Osla. Mercoledì prossimo ci sarà un incontro per verificare se c’è la volontà di confermare gli impegni presi. Se così sarà il contratto verrà chiuso. Il segretario dell’Anis invita al dialogo. La trattativa, dichiara Carlo Giorgi, è proseguita per tutta la giornata con un impegno forte da parte di entrambi che ha fatto registrare chiarimenti su molte parti del contratto. Permangono difficoltà ma, ribadisce Giorgi, c’è da parte nostra la decisa volontà di dare al paese un messaggio positivo e dire alle imprese che in un momento così difficile per la nostra economia non si deve perdurare in una situazione di scioperi che producono danni forti al paese e alle aziende. Abbiamo con forza invitato il sindacato, prosegue Giorgi, a cercare di evitare un ulteriore inasprimento della vertenza perchè questo sarebbe inutile e forse dannoso, ai fini del rinnovo contrattuale: Siamo convinti, conclude il segretario dell’Anis, che la distanza tra noi e il sindacato non sia così forte e che responsabilmente, insieme, possiamo trovare l’accordo. Di certo, anche nei prossimi giorni, metteremo in atto tutti i tentativi per raggiungere una intesa
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