Sarà un incontro determinante per verificare se Segreteria alle Finanze e Governo sono davvero intenzionati a “riscrivere completamente” il progetto di riforma fiscale. La Csu definisce così l'appuntamento di domani e chiama tutti i lavoratori che ne hanno la possibilità ad unirsi alla manifestazione in programma alle 11.30 davanti a Palazzo Begni. CSdL e CDLS chiedono che la riforma abbia un livello accettabile di condivisione. Ma fino a che punto sono disposti a trattare? Marco Tura (CDLS) e Giuliano Tamagnini (CSdL)
Tura: “Si devono realizzare contemporaneamente tre condizioni: primo, l'abbassamento notevole delle aliquote, poi fissare una soglia di protezione per i redditi bassi e la terza condizione è che ci siano tutti gli strumenti per la rilevazione dei redditi, affinchè tutti possiamo pagare equamente come prevede la nostra carta dei diritti”. “Il dialogo ripartirà”
Tamagnini: “Non sono molto fiducioso sul fatto che il dialogo riparta, perché in questo mese e mezzo non c'è stato molto coinvolgimento da parte del governo nei nostri confronti. Il minimo è quello di reintrodurre la no tax area, cioè la fascia al di sotto della quale non si pagano le tasse, la rimodulazione forte delle aliquote e un sistema di accertamento serio, vero, reale che dia la possibilità di accertare i redditi di coloro che non hanno mai pagato le tasse. O questi tre punti passano tutti assieme o per noi è conflitto”. “Alla fine credo che il buon senso prevarrà”.
Intanto proseguono le assemblee. E la Csu ribadisce che, senza un confronto reale la mobilitazione non potrà che subire un forte inasprimento, fino alla proclamazione dello sciopero generale.
Sonia Tura
Tura: “Si devono realizzare contemporaneamente tre condizioni: primo, l'abbassamento notevole delle aliquote, poi fissare una soglia di protezione per i redditi bassi e la terza condizione è che ci siano tutti gli strumenti per la rilevazione dei redditi, affinchè tutti possiamo pagare equamente come prevede la nostra carta dei diritti”. “Il dialogo ripartirà”
Tamagnini: “Non sono molto fiducioso sul fatto che il dialogo riparta, perché in questo mese e mezzo non c'è stato molto coinvolgimento da parte del governo nei nostri confronti. Il minimo è quello di reintrodurre la no tax area, cioè la fascia al di sotto della quale non si pagano le tasse, la rimodulazione forte delle aliquote e un sistema di accertamento serio, vero, reale che dia la possibilità di accertare i redditi di coloro che non hanno mai pagato le tasse. O questi tre punti passano tutti assieme o per noi è conflitto”. “Alla fine credo che il buon senso prevarrà”.
Intanto proseguono le assemblee. E la Csu ribadisce che, senza un confronto reale la mobilitazione non potrà che subire un forte inasprimento, fino alla proclamazione dello sciopero generale.
Sonia Tura
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