Una piattaforma corposa, omnicomprensiva, di 16 pagine che affronta i tanti, troppi temi ancora fermi. La Csu ha lavorato su due testi distinti per poi giungere ad una sintesi colma di contenuti, sui quali spera di potersi confrontare con il Governo. “Speriamo – è l’auspicio di Marco Beccari, segretario della Cdls – di avere presto in mano un documento più leggero, vorrebbe dire che almeno qualche tema è stato affrontato e risolto”. La Csu è preoccupata ed anche sulla finanziaria, che dovrà essere approvata entro la fine dell’anno, afferma di non avere ancora nulla di concreto in mano, neanche una bozza. “Intanto i problemi si aggravano e se ne aggiungono di nuovi – fa notare Giovanni Ghiotti segretario della Csdl – la riforma delle pensioni è una priorità assoluta, così come quella sul mercato del lavoro, la lotta al carovita, le politiche sociali, l’equità fiscale”. Ma gli impegni sono ancora troppo vaghi, “ed anche il metodo degli ordini del giorno approvati in Consiglio – aggiunge Beccari – è diventata una tecnica dilatoria, perché poi i confronti non partono”. “Ed incombono anche le scadenze contrattuali – ricorda Ghiotti – del pubblico impiego e dell’Azienda di produzione, dell’industria e artigianato. Questo Paese deve diventare normale anche nei tempi: il Governo deve dare modo alle parti sociali di approfondire i contenuti e di poter esprimere un giudizio di merito”. Le scadenze sono talmente ravvicinate che, avverte la Csu, se non arriveranno subito sul tavolo proposte concrete, l’unica strada sarà quella dello sciopero, entro la fine dell’anno.
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