Occorre superare quel senso di distacco dalla politica e di rassegnazione che serpeggia tra i cittadini. Bisogna evitare che, come è avvenuto in altri paesi, si arrivi al taglio delle pensioni e alla riduzione dei servizi sociosanitari.
Come tutti sanno il paese sta vivendo un momento molto particolare; la crisi economica e morale si è manifestata da anni in tutta la sua virulenza, coinvolgendo tutti i settori delle società. Le banche, le finanziarie, le agenzie immobiliari, e altre attività economiche, come autonoleggi, ecc., sono stati in alcuni casi centri di raccolta di soldi di dubbia provenienza e fonte di guadagni facili. Ovviamente in questo sistema anche la politica ha le sue responsabilità; in alcuni casi è stata coinvolta in affari poco edificanti, in altri ha omesso di dotare il paese di leggi e iniziative che bloccassero il malaffare.
Il modello di sviluppo che abbiamo conosciuto fino ad oggi non è più perseguibile; se vogliamo uscire dal vicolo cieco in cui ci troviamo, dobbiamo impostare un modello di economia virtuoso e completamente rinnovato. La disoccupazione è presente come non succedeva da tempo; la P.A. resiste, ma non è detto che in futuro non sia necessario intervenire per diminuire le spese dello Stato.
Quanto è successo negli ultimi anni può portare ad un atteggiamento di distacco dalla politica al qualunquismo, e ad una sorta di depressione e di impotenza diffuse nella popolazione; l’astensionismo è quindi un pericolo concreto. Sarebbe un errore grave! In questo momento occorre invece esprimere la propria opinione attraverso il voto.
Anche a San Marino stiamo correndo un grave pericolo; così come in Grecia, anche in Italia i primi ad essere toccati sono stati i pensionati, con il contributo di solidarietà e il blocco dell’adeguamento all’inflazione fino al 2017! Quindi hanno dato un taglio netto e non recuperabile alle pensioni sopra i 1400 euro. Corriamo il rischio che si vada a diminuire lo stato sociale, e in particolare i servizi sociosanitari. Le cure sanitarie di qualità, gratuite per tutti, sono espressione di un alto senso civico ed etico e di democrazia.
Le cure sono costose, il personale sanitario deve essere pagato, per farlo bisogna avere le risorse necessarie; il modo giusto è fare in modo che ognuno partecipi alle risorse pubbliche pagando le tasse in base al proprio reddito accertato. Occorre quindi una seria riforma tributaria, introducendo nuovi e più efficaci strumenti di accertamento dei redditi, e la riforma del catasto per accertare a tassare adeguatamente le grandi concentrazioni immobiliari.
Riteniamo che debbano essere premiati quei candidati che dicono concretamente in modo chiaro cosa ci aspetta e che si impegnano a fare di tutto per salvare, consolidare e potenziare lo stato sociale e i servizi sociosanitari, conquistati con dure lotte e grande impegno negli anni passati.
Comunicato stampa di Elio Pozzi (FUPS-CSdL, Federazione Unitaria Pensionati Sammarinese)
Come tutti sanno il paese sta vivendo un momento molto particolare; la crisi economica e morale si è manifestata da anni in tutta la sua virulenza, coinvolgendo tutti i settori delle società. Le banche, le finanziarie, le agenzie immobiliari, e altre attività economiche, come autonoleggi, ecc., sono stati in alcuni casi centri di raccolta di soldi di dubbia provenienza e fonte di guadagni facili. Ovviamente in questo sistema anche la politica ha le sue responsabilità; in alcuni casi è stata coinvolta in affari poco edificanti, in altri ha omesso di dotare il paese di leggi e iniziative che bloccassero il malaffare.
Il modello di sviluppo che abbiamo conosciuto fino ad oggi non è più perseguibile; se vogliamo uscire dal vicolo cieco in cui ci troviamo, dobbiamo impostare un modello di economia virtuoso e completamente rinnovato. La disoccupazione è presente come non succedeva da tempo; la P.A. resiste, ma non è detto che in futuro non sia necessario intervenire per diminuire le spese dello Stato.
Quanto è successo negli ultimi anni può portare ad un atteggiamento di distacco dalla politica al qualunquismo, e ad una sorta di depressione e di impotenza diffuse nella popolazione; l’astensionismo è quindi un pericolo concreto. Sarebbe un errore grave! In questo momento occorre invece esprimere la propria opinione attraverso il voto.
Anche a San Marino stiamo correndo un grave pericolo; così come in Grecia, anche in Italia i primi ad essere toccati sono stati i pensionati, con il contributo di solidarietà e il blocco dell’adeguamento all’inflazione fino al 2017! Quindi hanno dato un taglio netto e non recuperabile alle pensioni sopra i 1400 euro. Corriamo il rischio che si vada a diminuire lo stato sociale, e in particolare i servizi sociosanitari. Le cure sanitarie di qualità, gratuite per tutti, sono espressione di un alto senso civico ed etico e di democrazia.
Le cure sono costose, il personale sanitario deve essere pagato, per farlo bisogna avere le risorse necessarie; il modo giusto è fare in modo che ognuno partecipi alle risorse pubbliche pagando le tasse in base al proprio reddito accertato. Occorre quindi una seria riforma tributaria, introducendo nuovi e più efficaci strumenti di accertamento dei redditi, e la riforma del catasto per accertare a tassare adeguatamente le grandi concentrazioni immobiliari.
Riteniamo che debbano essere premiati quei candidati che dicono concretamente in modo chiaro cosa ci aspetta e che si impegnano a fare di tutto per salvare, consolidare e potenziare lo stato sociale e i servizi sociosanitari, conquistati con dure lotte e grande impegno negli anni passati.
Comunicato stampa di Elio Pozzi (FUPS-CSdL, Federazione Unitaria Pensionati Sammarinese)
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