Si è trattata di una vera e propria apertura di credito, un gesto di fiducia, la dimostrazione tangibile che San Marino crede nello sviluppo dello scalo aeroportuale che porta anche il suo nome. Sul “Federico Fellini” il Titano ha deciso di scommettere e investire una cifra non trascurabile. 2 milioni di euro, messi a disposizione in parti uguali dal Congresso di Stato e dalla Banca Asset. A convincere la Repubblica il nuovo assetto societario dello scalo riminese, l'interessamento sempre più intenso da parte di compagnie e società specializzate del settore, il progetto oramai concreto sul piano tecnico per il settore merci, ma soprattutto le rassicurazioni del ministro italiano dei trasporti, Maurizio Lupi, che ha annunciato la firma imminente dell'accordo per l’assegnazione delle aree all’aeroporto internazionale di Rimini. L'aeroporto di Miramare vale, come indotto, oltre un miliardo di euro all'anno. Ricadute importanti sul comparto turistico ma anche su tutto l'indotto che ruota attorno ai voli di aeromobili, sia cargo che passeggeri. Non appena saranno assegnate a San Marino le aree previste all'interno dello scalo, potranno partire i progetti per le attività di manutenzione, i voli privati e il trasferimento merci, tutti in attesa di questo passaggio. La banca Asset, ci ha spiegato il suo presidente, crede fortemente nel progetto e non ha esitato di fronte all'opportunità di favorire l'economia del Paese.
[Nel video le interviste a Marco Arzilli – Segretario all'Industria e Stefano Ercolani – Presidente Banca Asset]
Sergio Barducci
[Nel video le interviste a Marco Arzilli – Segretario all'Industria e Stefano Ercolani – Presidente Banca Asset]
Sergio Barducci
Riproduzione riservata ©