Dopo l'iniziale sollievo per la reintroduzione della franchigia fiscale, a frenare gli entusiasmi dei frontalieri ci pensa, suo malgrado, il Consiglio Sindacale Interregionale San Marino, Emilia Romagna e Marche. Le perplessità del CSIR nascono da una attenta analisi della Legge di Stabilità, in particolare l'art. 1 comma 549, nel quale si stabilisce che per gli acconti non verrà considerata la franchigia. In altre parole, nel 2013 e 2014 “i lavoratori saranno costretti ad anticipare le imposte dovute attraverso il pagamento di acconti sul 100% del loro reddito – spiega l'organismo sindacale - senza usufruire dei reintrodotti 6.700 euro”. Con un reddito ad esempio di 30mila euro, l'anticipo implicherà un maggiore esborso di oltre 2000 euro. In linea generale, insomma, con questa formulazione della norma la ricaduta sulle tasche dei frontalieri sarà notevole. Di fatto i lavoratori vanno a credito: i soldi saranno recuperati, ma non subito, bensì in sede di saldo con la dichiarazione dei redditi del 2014, quindi nel 2015. Nessuna progressività e logica fiscale in questa norma – accusano – solo discriminazione tra cittadini, col rischio di generare meccanismi elusivi. Di qui la richiesta alla politica di intervenire per la sua abrogazione. Lunedì 4 febbraio se ne riparlerà nell'ufficio di presidenza CSIR per fissare un piano d'azione.
Nel video l'intervista a Ivan Toni, Vice Presidente CSIR.
Silvia Pelliccioni
Nel video l'intervista a Ivan Toni, Vice Presidente CSIR.
Silvia Pelliccioni
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