Il Coordinamento frontalieri si è riunito nella sala del Quartiere 6 di Rimini. Per fare il punto non solo sulle iniziative da intraprendere contro l' articolo 56 della finanziaria, ma anche per la conferma della franchigia. L' abbattimento di 6.700 euro infatti, previsto per questa dichiarazione dei redditi, non ci sarà più a partire dal prossimo anno, ha spiegato Maurizio Morigi, Una sessantina i lavoratori italiani che hanno portato le loro idee e proposte. Alla base di tutto, ha ribadito il coordinamento, c' è la partecipazione di tutti i frontalieri. Bisogna trovare una forma per allargare la rete, al di là dei numeri finora espressi nelle varie iniziative. Se è vero che i frontalieri sono 6mila, non si capisce perchè non si riesce a coinvolgerne più di un centinaio. Il portavoce Morigi ha poi informato i lavoratori che il Coordinamento sta facendo i passi con la Provincia di Rimini per diventare Associazione. Non un sindacato, precisa. Confermato lo sciopero dei consumi, ma l' assemblea dei frontalieri ha spinto anche per la lotta all'evasione, dal momento che non tutti i lavoratori italiani impiegati sul Titano pagano le tasse in Italia. Cosa che va a scapito di tutti. Avanzata inoltre la proposta di fare ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo contro la disparità di trattamento dell' articolo 56 tra lavoratori di nazioni diverse. Alla serata erano presenti anche gli esponenti dell' Unione sammarinese dei lavoratori, che con Francesca Busignani, del settore industria,ha sottolineato la necessità di tutelare con una legge la categoria dei lavoratori frontalieri. Una serata animata dal malcontento di chi si sente discriminato sul posto di lavoro. Un caso per tutti. L' esperienza di un italiano che dopo 24 anni ha cambiato azienda e da stabilizzato ha ricominciato da capo la sua carriera lavorativa con contratti di sei mesi in sei mesi.
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