Sono oltre 5500 i cittadini italiani e residenti in Italia occupati a San Marino come lavoratori frontalieri, che vanno tutelati. Su questo argomento il consigliere comunale di Rimini Tiziano Arlotti ha presentato un ordine del giorno, approvato all’unanimità, nel quale si sottolinea che questi lavoratori onorano l’Italia all’estero e con il loro lavoro sostengono le famiglie. Essi, prosegue l’ordine del giorno, rappresentano il 45% del totale degli addetti nel settore privato della Repubblica ma vivono una situazione di estrema precarietà e disagio in quanto tutti occupati con contratti a tempo determinato e soggetti, da tre anni, alla doppia tassazione dei loro redditi in base alla legge finanziaria italiana che, con cadenza annuale, di volta in volta fissa l’imposizione fiscale. Il consiglio comunale pertanto si impegna a intervenire presso il governo italiano per prevedere nella finanziaria 2007 l’innalzamento della quota esente da 8mila euro a 12 mila; per considerare il trattamento di fine rapporto, che a San Marino viene liquidato annualmente, sotto il profilo fiscale come avviene per i lavoratori occupati in Italia; per incentivare la ratifica della convenzione tra i due paesi e approvare una legge ordinaria per gli aspetti contrattuali, previdenziali, assistenziali, fiscali.
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