Non è stato un ponte qualunque, in Italia, quello del 1° maggio, almeno dal punto di vista del contrasto all’evasione fiscale. Gli interventi coordinati da Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza hanno naturalmente interessato anche il territorio della provincia riminese, pur senza tanto clamore. Una quarantina i militari impiegati, dal 28 aprile al 1° maggio: passate al setaccio strutture ricettive come resort e bed & breakfast, centri benessere e agriturismi per lo più dislocati nei comuni dell’entroterra. 61 i controlli strumentali effettuati, ovvero sull’emissione di scontrini e ricevute fiscali, 34 le irregolarità riscontrate, per una percentuale del 56%, superiore alla media nazionale del 28%. Controlli anche sul sommerso da lavoro: in un agriturismo di Poggio Berni, le Fiamme Gialle riminesi hanno pizzicato 4 lavoratori in nero – cuochi e camerieri - per conto di una ditta di catering impiegata nella circostanza per una festa di Prima Comunione. Multe salate, attività sospesa. Altro agriturismo, altra anomalia. A Monte Colombo scoperti 2 lavoratori irregolari: assunti con contratto atipico, svolgevano in realtà lavoro dipendente a tutti gli effetti.
E in perfetto stile “Cortina” non sono mancati i controlli economici del territorio: alla vista di auto di lusso parcheggiate all’esterno delle strutture ricettive, i militari sono risaliti ai proprietari la cui posizione fiscale e relativa capacità contributiva verrà verificata successivamente.
Nel video l'intervista a Cap. Antonio Mariella, Guardia di Finanza Rimini.
Silvia Pelliccioni
E in perfetto stile “Cortina” non sono mancati i controlli economici del territorio: alla vista di auto di lusso parcheggiate all’esterno delle strutture ricettive, i militari sono risaliti ai proprietari la cui posizione fiscale e relativa capacità contributiva verrà verificata successivamente.
Nel video l'intervista a Cap. Antonio Mariella, Guardia di Finanza Rimini.
Silvia Pelliccioni
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