L’occupazione è in forte calo e a pagarne maggiormente lo scotto sono i frontalieri. Questo è quanto si percepisce già da tempo, ma lo conferma la segreteria di Stato al Lavoro che ha fotografato la situazione al 31 dicembre 2011 confrontandola con il dati dell’anno prima. Sulla crisi occupazionale, un dato che emerge subito è che il calo nel settore privato ha riguardato per il 6,8% i lavoratori frontalieri e solo lo 0,65% i residenti sammarinesi. Tra il 2010 e il 2011 è anche aumentato del 14,4% il numero delle persone iscritte nelle graduatorie dell’Ufficio del Lavoro. Gli iscritti sono infatti passati da 1.847 a 2.113 con un incremento di ben 266 unità. Aumentano infatti le persone in cerca di una prima occupazione, 93 e quelle in mobilità. Inoltre in un anno è aumentata di oltre il 40% la percentuale dei lavoratori iscritti in graduatoria con contratto di lavoro a tempo determinato.
L’analisi compiuta dalla segreteria al Lavoro si è spinta anche oltre, prendendo in esame anche aspetti legati alle imprese. Aumentano le ditte che chiedono la mobilità: dalle 159 del 2009 alle 231 del 2011, il piccola febbraio com 31, il piu basso a settembre con 7. Su 633 dipendenti che sono in mobilità 353 sono residendti 139 frontalieri. Un altro indicatore dell'andamento economico sono le licenze: dal 2009 al 2011 si è passati da 5.740 licenze attive a 4.424. E solo nell’ultimo anno la percentuale tra le licenze attive e quelle cessate proprio nel corso del 2011, ben 546, è stata del 12,34%. Il settore più penalizzato è stato ovviamente quello industriale con un calo di ben 405 unità. Seguito poi dalle 88 del commercio e dalle 45 del settore artigianale
Valentina Antonioli
L’analisi compiuta dalla segreteria al Lavoro si è spinta anche oltre, prendendo in esame anche aspetti legati alle imprese. Aumentano le ditte che chiedono la mobilità: dalle 159 del 2009 alle 231 del 2011, il piccola febbraio com 31, il piu basso a settembre con 7. Su 633 dipendenti che sono in mobilità 353 sono residendti 139 frontalieri. Un altro indicatore dell'andamento economico sono le licenze: dal 2009 al 2011 si è passati da 5.740 licenze attive a 4.424. E solo nell’ultimo anno la percentuale tra le licenze attive e quelle cessate proprio nel corso del 2011, ben 546, è stata del 12,34%. Il settore più penalizzato è stato ovviamente quello industriale con un calo di ben 405 unità. Seguito poi dalle 88 del commercio e dalle 45 del settore artigianale
Valentina Antonioli
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