L’onda della crisi congiunturale internazionale, questa volta è arrivata subito anche a San Marino con un impatto forte sull’economia reale. Avviate le procedure per la riduzione del personale alla Vs San Marino e alla punto shop.
Sarebbero già partite le lettere per la riduzione di tutto il personale - 115 dipendenti - della Punto shop, l’azienda della Ciarulla, che fino a pochi mesi fa era leader in Italia nel settore delle televendite. Per i sammarinesi c’è la cassa integrazione e la mobilità, per i frontalieri non stabilizzati nessuna protezione sociale. Solo un intervento congiunto degli istituti bancari, con cui puntoshop è esposta, potrebbe salvare la situazione. In queste ore si sta trattando. Segnato anche il destino della Vs San Marino, l’azienda di Dogana che produce componenti per la Ducati. Qui i dipendenti sono 16. E non vi è più alcun spiraglio di salvezza. E’ già deciso che a fine anno chiuderà. Ci sarebbero anche altre aziende in difficoltà. Una in particolare – 25 i dipendenti – sarebbe sul punto di far partire le lettere di licenziamento. La crisi, sul Titano, è arrivata impetuosa, dopo le ferie estive, mentre nel primo semestre gli indicatori erano in linea col 2007. Nel bimestre settembre ottobre, molte aziende hanno registrato forti cali dei fatturati. Alcune anche del 50%. E il ricorso alla Cassa Integrazione è aumentato di circa il 25%
Luca Salvatori
Sarebbero già partite le lettere per la riduzione di tutto il personale - 115 dipendenti - della Punto shop, l’azienda della Ciarulla, che fino a pochi mesi fa era leader in Italia nel settore delle televendite. Per i sammarinesi c’è la cassa integrazione e la mobilità, per i frontalieri non stabilizzati nessuna protezione sociale. Solo un intervento congiunto degli istituti bancari, con cui puntoshop è esposta, potrebbe salvare la situazione. In queste ore si sta trattando. Segnato anche il destino della Vs San Marino, l’azienda di Dogana che produce componenti per la Ducati. Qui i dipendenti sono 16. E non vi è più alcun spiraglio di salvezza. E’ già deciso che a fine anno chiuderà. Ci sarebbero anche altre aziende in difficoltà. Una in particolare – 25 i dipendenti – sarebbe sul punto di far partire le lettere di licenziamento. La crisi, sul Titano, è arrivata impetuosa, dopo le ferie estive, mentre nel primo semestre gli indicatori erano in linea col 2007. Nel bimestre settembre ottobre, molte aziende hanno registrato forti cali dei fatturati. Alcune anche del 50%. E il ricorso alla Cassa Integrazione è aumentato di circa il 25%
Luca Salvatori
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