La minaccia di confermare il blocco degli scrutini non può che essere confermata, visto il ritardo che sta accumulando il governo nel convocare le organizzazioni sindacali e firmare un accordo pronto già dal 31 maggio. “Se sarà necessario – anticipa Alessio Muccioli, segretario della federazione pubblico impiego Csdl – faremo pubblicamente nomi e cognomi di chi riteniamo responsabili di questo inspiegabile ritardo”. Il negoziato è stato lungo, ma alla fine l’intesa è stata raggiunta sulla stabilizzazione, e il parere favorevole è arrivato sia dai direttivi delle federazioni pubblico impiego che dall’assemblea dei lavoratori precari. Manca solo la sigla, ma tarda. “Non capiamo quale sia la tattica – rincara Muccioli – Quando gli accordi sono pronti, si firma. Aspettiamo che qualcuno si convinca?”. Intanto c’è chi si lamenta per le modalità della stabilizzazione, come i precari dell’Iss, che si sentono discriminati poiché l’accordo prevede la cancellazione di tutto il maturato precedente la data del 19 febbraio 2003 ed un periodo di stabilizzazione diverso a seconda delle professioni. Il sindacato però difende l’accordo, “va considerato in generale nella sua interezza – fa notare Muccioli – e in quest’ottica è un buon accordo”.
Francesca Biliotti
Francesca Biliotti
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