Sono una trentina i commercianti aderenti al gruppo CITTA’ CAPITALE che hanno scelto di tenere aperte le loro attività fino a tardi in alcune serate di dicembre. Iniziativa lodevole, spontanea. Riunisce esercenti che del commercio hanno la stessa visione. Sabato scorso, saracinesche alzate per la prima serata: poca gente, in verità, ma l’importante è dare un segnale di ospitalità. Ora si replica le sere del 17, 23 e 30 dicembre. Pur credendo nella bontà del progetto, c’è anche chi sottolinea che sarebbe stato opportuno partire per tempo, pianificare meglio l’idea, magari coinvolgendo i gestori delle casette, e soprattutto pubblicizzarla di più. Sicuramente un monito per il prossimo anno. Dalla Segreteria al Turismo comunicano, intanto, le prime cifre sul ponte dell’Immacolata. In quanto a presenze è andata più che bene. 33.258 in tre giorni, quasi il doppio rispetto al 2010 (18.309). Negli stessi giorni i passaggi in funivia sono stati circa 2000 in più. (8.626 quest’anno, 6.467 nel 2010). Presenze a parte, la percezione sull’andamento delle vendite resta comunque negativa. Sono, in generale, gli stessi negozianti, quasi rassegnati, a manifestare una certa delusione: “La trascurabile capacità di acquisto dei visitatori – dicono – è un problema che si ripropone puntualmente ormai da troppi anni”.
Nel video le interviste a Lea Ciacci, gioielliera e Luciana Mularoni, commerciante.
Silvia Pelliccioni
Nel video le interviste a Lea Ciacci, gioielliera e Luciana Mularoni, commerciante.
Silvia Pelliccioni
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