Fermiamo il salasso. Questo lo slogan della Centrale Sindacale Unitaria che riunisce lavoratori e pensionati per dire no alla riforma tributaria. Oggi doppio appuntamento al teatro Concordia di Borgo, dov'è stato ribadito che il progetto del governo “arriva a sestuplicare il prelievo per i lavoratori dipendenti e colpisce duramente anche i pensionati”. Intanto però il governo ha convocato per mercoledì 11 settembre le confederazioni sindacali: per l'occasione la Csu ha deciso di replicare la manifestazione dello scorso 25 luglio, convocando davanti a palazzo Begni l'attivo dei delegati sindacali, aperto a tutti i cittadini. Secondo Csdl e Cdls, la riforma tributaria così come concepita non prevede concrete misure per l'accertamento dei redditi dei lavoratori autonomi, e per la lotta alla diffusa elusione ed evasione fiscale. Qualche dato, fornito dalla stessa Csu, racconta che nel 2012 due società su tre hanno denunciato meno di 10mila euro, mentre tra liberi professionisti, commercianti e artigiani, quasi nessuno dichiara un reddito superiore a 25mila euro. “Cifre emblematiche – afferma la Csu – di un sistema tributario arretrato, che non ha gli strumenti per accertare e tassare adeguatamente una consistente fetta di redditi e di patrimoni di ampi settori del lavoro autonomo”.
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