L’industria alimentare tiene. Nonostante la congiuntura sfavorevole. O meglio: tiene di più rispetto ad altri settori dell’economia. Per ora. Nel 2008 ha segnato un calo dell’1,5%, incrementando però il fatturato del 5,7%. Ma a preoccupare sono le previsioni del 2009, che non sono affatto rosee. Ci si aspetta infatti un calo della produzione tra il 2 e il 3%. Per quanto riguarda l’export, si è registrato un ottimo +9,7%, ma anche in questo caso la crisi fa temere una riduzione. Quel dieci per cento in più è infatti frutto dell’exploit messo a segno nella prima parte dell’anno; negli ultimi mesi si è invece registrata una brusca frenata. I consumi rallentano ed è corsa al low cost. Gli italiani nel fare la spesa scelgono infatti l’hard discount, i primi prezzi, le promozioni. Ma c’è un altro settore che soffre da molto più tempo: l’elettronica, che registra un calo del giro d’affari, della produzione industriale, degli ordinativi e dell’export tra il 4 e 6%. Il crollo si è fatto sentire nel mese di dicembre, con un 10% in meno rispetto allo stesso periodo del 2007. Intanto c’è un allarme sul peggioramento del clima sociale. Le conseguenze della crisi finanziaria sulle famiglie si stanno facendo sentire in termini di paura, sfiducia, disorientamento. Il contesto economico evidenza fenomeni di indigenza e di disagio, di fragilità, di intolleranza.
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