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Nuova operazione dalla Guardia di Finanza al confine

19 mar 2009
Nuova operazione dalla Guardia di Finanza al confine
Nuova operazione al confine di Stato della Guardia di Finanza, che dopo il blitz di mercoledì è tornata a controllare i mezzi in entrata e in uscita dalla Repubblica. Stupore hanno destato le affermazioni del Tenente Colonnello della Guardia di Finanza, Gianfranco Lucignano, che non ha esitato a mettere l’accento sul fenomeno dell’evasione fiscale e i rischi per il sistema economico italiano.
Parole che hanno provocato sorpresa dal momento che fra i due paesi è in atto una fattiva collaborazione per contrastare certi fenomeni e il livello di cooperazione è massimo, come ci conferma il Segretario di Stato per gli Affari Esteri, Antonella Mularoni. “Mi risulta – afferma – che il magistrato incaricato di seguire le rogatorie internazionali presti la massima collaborazione ai colleghi delle procure italiane e alle autorità del circondario”.
Il responsabile della politica estera evidenzia che gli strumenti giuridici attraverso cui si concretizza la collaborazione sono le rogatorie internazionali, per le quali vige il principio cosiddetto della “doppia punibilità”. L’atto cioè assunto mediante rogatoria all’estero può essere utilizzato solo in presenza di reati previsti nell’ordinamento di entrambi gli Stati, quello richiedente e quello chiamato a rispondere. In definitiva l’evasione fiscale è considerata reato penale in Italia ma l’ordinamento sammarinese lo prevede come illecito amministrativo, e questo determina scelte e riflessioni.
Per tutte le altre ipotesi la collaborazione è massima con tutte le autorità. Per queste ragioni le osservazioni della Guardia di Finanza hanno sorpreso e rischiano di essere sproporzionate.

Sergio Barducci

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