237 nuovi posti di lavoro, pari ad un +1,2%, crescita riconducibile solo ai lavoratori dipendenti con 262 unità, mentre i lavoratori autonomi diminuiscono di 25 unità. Il dato è generale ed evidenzia come il 2005 sia stato un anno modesto sul fronte occupazionale, rispetto al 2004, ma pur sempre con un dato positivo. Registrato inoltre un leggero aumento di disoccupati che raggiungono quota 671, 94 in più rispetto al 2004, in prevalenza donne. In aumento, seppur leggero, anche i lavoratori a tempo determinato, che passano da 6.076 a 6.119. Il 2005 ha inoltre segnato il passaggio del terziario da settore a macrosettore dell’economia paese con il 46,6% degli occupati, l’industria si piazza la secondo posto con il 42,9%, medaglia di bronzo invece al comparto delle costruzioni ed impianti con il 10,2%. Non si è arrestata la progressiva diminuzione di dipendenti nel settore pubblico allargato, come già riscontrato nel triennio 2002-2004. Nel 2005 sono scesi dell’1,6%, ossia 65 unità in meno. Novità anche nella tipologia delle imprese, dato che sottolinea il lento ma continuo cambiamento del tessuto produttivo in territorio. In aumento le società, + 269, buono il dato relativo alla crescita dei liberi professionisti, +21, mentre si è registrato un calo nelle altre tipologie di imprese: 4 unità in meno tra le licenze nominative delle industrie, meno 8 tra le commerciali e meno 10 tra le artigianali. Infine, l’analisi delle società nelle varie fasce di quantità dei dipendenti evidenzia che, contro ogni previsione, si è interrotta la diminuzione delle società senza dipendenti. Nel 2005 infatti le Srl prive di personale hanno superato quota 50%, mentre le società anonime hanno raggiunto il 27%.
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