“Anche in questi giorni – ricorda il Direttore Amministrativo di OSLA – molti associati segnalano una difficoltà incredibile, nell'accesso al credito”. Prestiti o mutui a lungo termine, afferma Marilisa Mazza, sono impossibili da ottenere senza una copertura “pressoché integrale”, tramite garanzie. La crisi prolungata, indotta dalla pandemia, avrebbe insomma aggravato un problema annoso. Fra i settori più in difficoltà, osserva OSLA, quello dei tour operator: pacchetti viaggio invenduti; per lunghi mesi solo costi e nessuna entrata.
Non è mancata allora la richiesta, alla Segreteria Finanze, di un ulteriore intervento di ristoro; essendo inadeguati – ad avviso dell'associazione – quelli fino ad ora riconosciuti. Il commercio – aggiunge Mazza - “ha avuto una ripresa recente”, ma molto dipende dagli articoli venduti; e anche qui vi sono situazioni di “estrema difficoltà”. Quanto alle PMI sono ripartite le commesse, ma ancora le entrate non riescono a sopperire ai pesanti costi fissi affrontati nel periodo di chiusura. Nonostante l'incubo Covid appaia alle spalle – almeno per il momento -, “molti operatori” si trovano insomma ad affrontare una “situazione di carenza di liquidità; perché solo da poco tempo le attività sono riprese a pieno regime. Difficile, dunque – sottolinea OSLA - “sopportare in un unico esborso” alcuni adempimenti. Nei giorni scorsi – si ricorda – l'associazione aveva inoltrato ai Segretari Gatti e Ciavatta la richiesta formale di poter posticipare almeno al 30 settembre la scadenza del primo acconto 2021 IGR, ISS e FONDISS; e al 31 dicembre quella del secondo. A tal fine, con un comunicato, si chiede con urgenza al Governo un apposito intervento normativo che permetta la dilazione dei termini: attualmente fissati – per il primo e secondo acconto – rispettivamente al 31 luglio e al 30 novembre.