Desideroso di adempiere subito ai suoi doveri di cittadino, un anziano è andato in una banca sammarinese, una delle maggiori, munito del famigerato cedolino della patrimoniale, con la cifra lorda da pagare, senza cioè calcolare le detrazioni dovute. La banca ha ritirato il cedolino e l'anziano, così, ha pagato più del dovuto. Ora non può nemmeno pretendere la restituzione del maltolto, poiché la legge non prevede la resa in caso di errore. A denunciare il caso, Marco Tura, segretario generale Cdls, che aggiunge: “Estorcere denaro con l'inganno a chi chiede solo di vivere serenamente l'ultima parte della propria vita è reato gravissimo, soprattutto se perpetrato dallo Stato”. Mentre la Cdls verifica se ci sono gli estremi per denunciare i responsabili di quella che chiama “pittoresca truffa”, anche le banche finiscono nel mirino, quelle banche che accettano i cedolini coi pagamenti lordi per imposte che scadono, oltretutto, tra più di due mesi, il 21 ottobre. L'Abs, in questo periodo ferragostano, non è ancora uscita con una circolare ufficiale, “Ci stiamo lavorando, non ci sono stati i tempi tecnici per procedere”, dice Pier Paolo Fabbri, mentre Vincenzo Tagliaferro, direttore di Banca di San Marino, assicura che al suo istituto di credito sono stati bene istruiti, e che i dipendenti chiedono se l'importo che viene presentato loro è già quello esatto, con detrazioni e abbattimenti: “In ogni caso – conclude – non mi risulta si siano già presentate persone per pagare la patrimoniale, al massimo sono venuti a chiedere informazioni”.
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