Il Segretario della Csdl auspicava un incontro decisivo ma commenta con un “nulla di fatto” gli esiti del confronto tra governo, sindacato, associazioni di categoria e fondo servizi sociali, sul potenziamento del servizio mensa. L’obiettivo comune è quello di passare alla fase dei progetti operativi per aprire, in tempi brevi, due nuovi terminali nelle zone di Domagnano-Borgo e Rovereta. E’ stata l’associazione dell’industria a chiedere un incontro bilaterale con l’esecutivo, per approfondire ulteriormente la questione. Il sindacato, ricorda William Vagnini dell’Anis, ha parlato di mense con il governo in varie occasioni, dall’inizio dell’anno. All’ultimo incontro di luglio, da cui è scaturita la delibera che stabiliva gli impegni generali del progetto, l’Anis non era presente. Nel frattempo, le associazioni di categoria hanno fatto altre valutazioni che intendono sottoporre all’esecutivo. “Non vogliamo perdere tempo”, commenta Vagnini, “ma trovare una soluzione condivisa e ottimale, anche perché l’obiettivo di potenziare il servizio mensa vede tutti d’accordo”. “Come presidente del fondo servizi sociali”, sottolinea Giovanni Ghiotti, “capisco tutte le esigenze delle parti. Anche per questo mi sono attivato, convocando dalla prossima settimana le 4 sezioni di cui è composto il fondo. Come segretario della Csdl”, aggiunge, “non capisco questo tergiversare. Dopo diverse delibere si era arrivati alla decisione di fare un bando di concorso per verificare l’entrata in gioco dei privati. Adesso si perde tempo per discutere se il bando deve farlo lo Stato da solo o in collaborazione con il fondo servizi sociali, quando invece quest’ultimo incontro doveva esaminare le condizioni del concorso”. Dal segretario della CDLS Marco Beccari arriva l’auspicio di trovare una soluzione positiva per i lavoratori. Vale a dire creare in tempi rapidi due nuove mense ai Tavolucci e a Rovereta.
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