Fino al 40% in meno. Prezzi in calo per la vendemmia 2009. Lo anticipa Assoenologi che, diffondendo i dati definitivi della produzione di vini e mosti in Italia, evidenzia anche un calo a sorpresa, rispetto alle previsioni, del 4%. A causa del bizzarro clima di settembre, prima torrido e poi con piogge torrenziali soprattutto al sud, la vendemmia si è fermata a 44 milioni di ettolitri contro i 46 del 2008. La qualità resta complessivamente ottima, in particolare al centro-nord, ma la produzione è decisamente al di sotto della media. Fiacco il mercato all’ingrosso delle uve e ancora fermo quello dei vini. L’orientamento è però fortemente al ribasso con punte che, per alcune varietà, arrivano al 40% del prezzo pagato lo scorso anno. Assoenologi conferma la tendenza ad una evidente diminuzione dei prezzi sui mercati internazionali. Il valore del vino italiano è scivolato di oltre il 13% rispetto al 2008 “sintomo di una domanda internazionale orientata verso prodotti di buona qualità ma dai prezzi contenuti”. Quindi il vino italiano tiene le sue posizioni, anzi le incrementa, ma solo grazie ad una forte compressione dei margini. Una situazione che, aggravata dalle scorte non trascurabili che giacciono nella stragrande maggioranza delle cantine, secondo Assoenologi, non potrà essere sostenuta a lungo da molte aziende.
Sonia Tura
Sonia Tura
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