Il rapporto tra offerta di lavoro e titoli di studio mette in evidenza la necessità, per la Repubblica, di aumentare il numero di diplomati e laureati. Il Titano, che già conta su una altissima scolarizzazione, non riesce a far fronte alla richiesta annua per questo tipo di occupazione. Il decimo rapporto sull’occupazione, curato dal centro studi della CDLS, mette in evidenza proprio questo fattore: a fronte di una domanda media all’anno di 246 diplomati, la disponibilità interna sopperisce per il 60%. Nel caso dei laureati la percentuale di copertura raggiunge il 57%.
Questi numeri rappresentano un buon risultato ma al tempo stesso, secondo la confederazione democratica dei lavoratori, indicano possibili margini di miglioramento. Un maggiore ingresso di diplomati e laureati residenti nel mercato del lavoro è un obiettivo da perseguire con urgenza.
A questo punto infatti, per la CDLS, alla luce degli aumenti occupazionali definiti modesti e il ridimensionamento occupazionale del settore pubblico, diventa reale il rischio di creare disoccupazione intellettuale di lungo periodo dal momento che le imprese hanno tempi immediati che mal si conciliano con la formazione sul campo.
Questi numeri rappresentano un buon risultato ma al tempo stesso, secondo la confederazione democratica dei lavoratori, indicano possibili margini di miglioramento. Un maggiore ingresso di diplomati e laureati residenti nel mercato del lavoro è un obiettivo da perseguire con urgenza.
A questo punto infatti, per la CDLS, alla luce degli aumenti occupazionali definiti modesti e il ridimensionamento occupazionale del settore pubblico, diventa reale il rischio di creare disoccupazione intellettuale di lungo periodo dal momento che le imprese hanno tempi immediati che mal si conciliano con la formazione sul campo.
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