'Quando abbiamo ricevuto la prima bozza della finanziaria 2005, che prevedeva l’abolizione dello splitting per redditi familiari superiori a 60 mila euro, ci siamo detti subito contrari in quanto lo ritenevano penalizzante per le famiglie che vanno invece sostenute'. Inizia cosi il comunicato dell’Osla, che si inserisce nella polemiche nate sulla circolare della segreteria di stato alle finanze, in cui si specificano le modalità di applicazione. 'L’Osla - prosegue il comunicato - ha proceduto a calcolare i benefici per le casse dello stato derivanti da tale provvedimento con risultati che non giustificano una decisione di questo tipo e abbiamo fatto presente i rischi e invitato l’esecutivo a ponderare gli effetti sui cittadini. Non siamo stati ascoltati - conclude l’Organizzazione degli imprenditori - ma ora ci auguriamo che qualcuno si ricreda e cominci a valutare la nostra proposta di introdurre il quoziente francese che prevede di calcolare l’imponibile dividendo il reddito complessivo per il numero dei componenti il nucleo familiare'.
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