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Relazione AIF: nel 2019 aumentano le segnalazioni di operazioni sospette

In Consiglio la relazione annuale dell’Agenzia di Informazione Finanziaria dell’attività svolta nel 2019 in materia di prevenzione e contrasto del riciclaggio e finanziamento del terrorismo

di Monica Fabbri
14 lug 2021
Sede AIF
Sede AIF

In 45 pagine l'Agenzia di Informazione Finanziaria relaziona sull'attività svolta nel 2019. Rispetto all'anno precedente, aumentano le segnalazioni di operazioni sospette. Dalle 127 nel 2018 alle 151 del 2019 che hanno originato l'apertura di 91 casi, di cui 14 sono stati trasmessi all'Autorità Giudiziaria. Uno di essi riguarda un fatto di corruzione e appropriazione indebita di fondi pubblici: una persona giuridica, costituita in un paese est-asiatico ed operante nel settore immobiliare/edile, ha ricevuto su un conto sammarinese importi rilevanti provenienti da conti intestati alla stessa presso una banca europea. La società risultava essere partecipata da una persona politicamente esposta proveniente da un paese dell’Eurasia.




AIF descrive anche altri tre casi: di truffa, appropriazione indebita, falsa fatturazione e distrazione di fondi fallimentari, di frode fiscale e di provviste derivanti da traffico internazionale di stupefacenti. Più in generale, la maggior parte delle segnalazioni – provenienti soprattutto da banche - si riferiscono a sospetti di riciclaggio mentre 5 riguardano finanziamento del terrorismo. Nei casi di sospetto riciclaggio i proventi illeciti derivano principalmente da frode fiscale e appropriazione indebita anche tramite utilizzo false fatture. Guardando ai provvedimenti cautelari amministrativi, dall'avvio della sua operatività nel 2008, AIF conta 32 provvedimenti di blocco relativi a 103 rapporti d'affari per oltre 55 milioni di euro. Nel 2019 non ne è stato disposto alcuno per carenza dei necessari presupposti di legge, mentre riporta la sospensione di un'operazione di trasferimento fondi di circa 1,4 milioni di euro. Nella relazione troviamo numeri, tabelle, percentuali, grafici, ma anche la descrizione del quadro normativo, dell'attività di vigilanza e capitoli sulla “significativa” collaborazione internazionale e con l'autorità giudiziaria. Oltre allo studio sull'uso del contante nelle banche c'è anche la ricognizione del settore no-profit a San Marino, da cui emerge trasparenza e rispetto degli obblighi.





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