Posizioni ancora distanti, quelle di Governo e sindacati sulla riforma delle pensioni, seppure qualche segnale di apertura cominci ad intravedersi. Il Segretario Csdl, Giovanni Ghiotti, ribadisce il proprio no al progetto di legge quadro presentato dall’Esecutivo poiché, a suo parere, rinvia scelte fondamentali che invece andrebbero prese in considerazione nell’immediato. 'Per portare in equilibrio i fondi pensionistici – per la Csdl – bisogna lavorare sulle entrate del sistema previdenziale; l’età pensionabile va coniugata agli anni di contribuzione; è necessaria una maggiore chiarezza sul secondo pilastro, relativo alla capitalizzazione. La legge deve inoltre essere più complessiva e trattare anche le pensioni dei lavoratori autonomi, di cui alcune categorie hanno deficit molto rilevanti. La riforma è sicuramente urgente – conclude Ghiotti – ma va concertata e ciò contrasta con la volontà dell’Esecutivo di portare la legge quadro in prima lettura nel Consiglio di fine mese'. Su questo il Governo ha affermato che potrebbe valutare la possibilità di posticipare l’iter consiliare in presenza di un confronto costruttivo. Pertanto è stato fissato per venerdì prossimo un incontro tecnico per mettere sul tappeto tutti gli elementi necessari ad una riforma mirata. In un secondo tempo il Governo valuterà se presentare una seconda stesura del progetto di legge. 'Siamo lieti – aggiunge Luca Montanari della CDLS – che il Governo abbia accettato il confronto proposto dal sindacato, ma è necessario intraprendere un percorso politico più profondo in tal senso. Ci auguriamo di arrivare ad una riforma puntuale e condivisa, ma soprattutto non condizionata da limiti di tempo'.
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